Goldaniga, Trajkovski, Hiljemark | Il Palermo punta sui suoi gioielli

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03 Gennaio 2016, 14:30

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PALERMO – Dopo un 2015 vissuto in rampa di lancio, in casa Palermo ci sono tre elementi pronti al salto di qualità nel nuovo anno. Un posto da titolare ormai consolidato, maggiore fiducia da parte dell’ambiente e aspettative da migliorare per centrare l’obiettivo salvezza. Un elemento per reparto, tutti arrivati in estate (seppur in circostanze totalmente diverse) e rilanciati da Ballardini dopo tre mesi fatti di alti e bassi con Iachini in panchina: dal quasi dimenticato Goldaniga, promosso titolare dal tecnico ravennate e divenuto un perno della difesa rosanero, fino al fantasista Trajkovski, capace di imporsi nel ruolo di seconda punta al fianco di Gilardino. Da loro passa il 2016 di un Palermo chiamato al riscatto.

Forse non ci sperava più nemmeno lui. Edoardo Goldaniga, tornato a Palermo con ottime referenze dal prestito a Perugia, non ha mai avuto una vera chance di farsi spazio con Iachini in panchina. La difesa a tre del tecnico marchigiano, che teoricamente avrebbe dovuto dargli un vantaggio, non ha mai visto il suo nome nella lista dei titolari. La svolta è arrivata con Ballardini e il suo 4-3-1-2, nel quale ha preso subito il posto al centro del pacchetto arretrato senza mai uscirne. E adesso, per il giovane centrale, è tutto in discesa: titolare fisso con gli occhi delle big addosso, su tutti quelli di una Juventus che l’ha lasciato andare malvolentieri nell’affare Dybala e che continua a monitorarlo, convinta di poter assistere alla sua definitiva esplosione nel nuovo anno.

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Un anno che per Oscar Hiljemark non vuole dire solo salvezza col Palermo. L’obiettivo primario è indubbiamente quello, ma il 2016 è anche l’anno degli Europei in Francia, che vedranno anche la sua Svezia tra le partecipanti. Dopo un mezzo incidente diplomatico tra il club rosanero e la nazionale svedese, la mezzala proveniente dal PSV ha ritrovato una maglia gialloblù a sua disposizione nel match più importante dell’anno, ovvero lo spareggio con la Danimarca per accedere al torneo continentale. Ora che la Svezia ce l’ha fatta, tocca a lui confermarsi col Palermo per conquistare un posto tra i ventitré convocati. La partenza di Rigoni lo solleva da una concorrenza oggettivamente pesante, il suo compito sarà quello di non farlo rimpiangere.

Un’impresa mica da ridere, ma mai quanto quella toccata ad Aleksander Trajkovski dal giorno del suo sbarco in Sicilia. Andare a prendere in attacco il posto che fu di Paulo Dybala non poteva certo toccare a lui, così come a Djurdjevic, ma insieme possono formare una linea d’attacco più completa, approfittando della “benevolenza” di un Vazquez a caccia di una maglia azzurra. Trajkovski, sedotto e abbandonato da Iachini nel girone d’andata, è riuscito a trovare un posto da titolare nel 4-3-1-2, andando anche a segno contro il Frosinone. Partita in cui Djurdjevic, assente a lungo per infortunio, è stato schierato a sorpresa dal primo minuto proprio al fianco del macedone. E chissà, Gilardino permettendo, che il 2016 non possa essere l’anno di una nuova coppia gol per le fortune del Palermo.

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03 Gennaio 2016, 14:30

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