Il terrore in Commissione | “Se ci chiedessero i danni?”

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04 Novembre 2013, 18:11

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PALERMO – Che qualcosa “non quadrasse” era chiaro anche ai deputati. Lì, in commissione Sanità all’Ars dove è esploso, di fatto, il “caso Humanitas”, la tensione era evidente. I parlamentari, a turno, hanno infatti chiesto di mettere a verbale che la Commissione andava esonerata da qualsiasi rischio di natura contabile ed erariale. Se il governo vuole andare avanti col progetto, insomma, dovrà assumersene le responsabilità.

C’è qualcosa che non torna, infatti ai deputati. A cominciare dal presidente della commissione, Pippo Digiacomo, che non usa certamente giri di parole. La delibera con la quale la Regione ha, di fatto, concesso l’ampliamento della struttura a Misterbianco, con settanta di posti letto nuovi, alla clinica Humanitas, è “una fuga in avanti”, un “atto affrettato”, è, soprattutto, una scelta che può configurare “danni erariali”.

Già, c’è qualcosa che non torna. Anche perché dalla riunione della commissione, del 31 ottobre scorso, emerge una verità che non pare in discussione: la società Humanitas, a Misterbianco, ha già iniziato i propri lavori. Il cantiere è aperto. Nonostante l’assessore Borsellino precisi che la delibera “non è ancora esecutiva”. Concetto ribadito dal presidente Crocetta. “Ma cosa è stato sospeso – chiede ad esempio il deputato dei grillini Vanessa Ferreri – se i lavori sono iniziati?”. Cosa è stato sospeso?

È questo il dubbio che serpeggia tra i commissari. La convinzione, cioè, che qualcuno confermerà fuori dal verbale, che in realtà la Regione un contratto lo abbia firmato, con la Humanitas. Che un vincolo, insomma, ci sia. Sulla base di questo, la società avrebbe iniziato i lavori. Un’ipotesi che il presidente Digiacomo, durante la seduta della commissione, prova ad allontanare, chiedendo all’assessore Lucia Borsellino e al commissario dell’Asp di Catania Gaetano Sirna se l’azienda ha iniziato quei lavori “a proprio rischio e pericolo”. Non ricevendo, però, una risposta esaustiva.

“Finora – spiega l’assessore Borsellino ai commissari – tale struttura privata ha operato con 88 posti letto ed un budget di 20 milioni di euro annui. Nel 2012 è stato presentato un progetto di ampliamento per attività libero professionale. La valutazione di tale richiesta è stata positiva ancorché debba essere rapportata alla rete dei posti letto. L’accordo quadro approvato dalla Giunta prevede fino ad un massimo di incremento di 50 posti letto per acuti più 20 posti letto per la riabilitazione oncologica anche ai fini di riduzione della mobilità passiva extra regionale. L’accordo – prosegue l’assessore in Commissione – è motivato soprattutto da esigenze di risparmio nella mobilità passiva extra regionale e tuttavia tutto l’accordo è condizionato dalle risorse disponibili. L’accordo con la Humanitas S.p.A. – ecco il ‘punto’ – non è ancora esecutivo in quanto si attende di poterlo inquadrare nella nuova rete regionale dei posti letto”.

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Ma i deputati vogliono vederci chiaro. E incalzano l’assessore. Dino Fiorenza, ad esempio, chiede se “corrisponde al vero che l’Assessore ha revocato l’accordo con la Humanitas S.p.A. o che tale accordo non è stato ancora reso esecutivo”, fa presente che “l’Humanitas a Misterbianco ha già provveduto ad iniziare i lavori edili che comportano oneri per circa 80 milioni di euro senza che il relativo accordo sia stato ancora reso esecutivo”, infine manifesta timori “su possibili profili di responsabilità contabile da cui la Commissione deve essere tenuta indenne”.

Timori condivisi da più di un deputato. Vanessa Ferreri (Movimento cinque stelle) chiede “su cosa la Commissione possa essere chiamata a deliberare se sono già iniziati i lavori del cantiere per la nuova sede dell’Humanitas S.P.A. di Misterbianco”. E anche Salvatore Cascio, fresco deputato di Articolo 4, mette le mani avanti: “L’accordo con l’Humanitas S.p.A. equivale sostanzialmente ad un contratto su cui è opportuno che la Commissione non entri nel merito anche a causa di una evidente carenza di elementi di valutazione di ordine tecnico”.

Altro che “sospensione”, insomma. I deputati sono convinti che quella delibera, di fatto, già vincola la Regione. E il fatto che l’azienda abbia già iniziato i lavori a Misterbianco rappresenterebbe la prova di questo vincolo. Ma le parole più dure sono quelle del presidente Digiacomo, che a più riprese chiede alla commissione di non avallare quella decisione. Che potrebbe trascinare gli stessi deputati nel rischio del danno erariale. Intanto, Digiacomo solleva un altro dubbio, smentito però dal commissario Sirna. Il presidente della Commissione, infatti, chiede che venga accertato se “l’Humanitas S.p.A. è in regola con l’offerta alberghiera e con la dotazione tecnologica richieste per tale tipologia di strutture oncologiche”. Il dubbio, infatti, è quello che “l’ampliamento dei locali attivi a Misterbianco sia surrettizio a talune attuali lacune dell’Humanitas S.p.A.”. Insomma, con la scusa dei “posti letto”, l’azienda avrebbe potuto mettere a posto la struttura. Ma Sirna ribatte: “L’Humanitas ha tutti i requisiti previsit dalla normativa”.

Ma Digiacomo incalza. C’è sempre quel cantiere, già aperto. Così, precisa, rivolgendosi all’assessore e ai deputati “l’Humanitas sta realizzando i lavori edili a proprio rischio e sotto la propria totale responsabilità”. Nessuna conferma da parte dell’assessore o del commissario. Così, Digiacomo ribadisce “che le iniziative immobiliari in corso sono a rischio e pericolo dell’Humanitas S.p.A. e la Regione non ha assunto, al momento, alcun atto vincolante con tale struttura privata. Data la rilevanza del tema ritiene comunque necessario un approfondimento anche di tipo documentale”.

Insomma, bisogna vedere le carte. Ma una cosa è certa. Quella delibera “sospetta” è certamente inopportuna nella tempistica, visto che al momento, spiega Digiacomo, la commissione non è a conoscenza di “alcun riferimento all’articolazione della nuova rete regionale dei posti letto per cui anche l’atto deliberativo in discussione appare come una “fuga in avanti” rispetto alla programmazione regionale dei posti letto”. Il presidente, poi, assicura “l’impegno dell’Ufficio di Presidenza della Commissione volto a difendere la dignità e la correttezza del ruolo istituzionale dell’Organo legislativo”. Ma soprattutto puntualizza che “la Commissione in ogni caso è estranea e non può avvalorare o supportare alcunché che possa prefigurare, nella vicenda dell’Humanitas S.p.A. di Misterbianco, danni erariali di sorta”. Insomma, se il governo vuole andare avanti, dovrà assumersi anche tutte le responsabilità.

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04 Novembre 2013, 18:11

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