I dipendenti Anfe: | “Ci hanno tolto la dignità”

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01 Luglio 2013, 14:20

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CATANIA. Formazione professionale: protesta dei dipendenti dell’Anfe  all’Ispettorato del lavoro. “Non abbiamo neanche i soldi per la benzina, figuriamoci quelli per l’ assicurazione” dice lapidaria una lavoratrice dell’Anfe. Un’ affermazione che fa a pugni con la scritta che capeggia sul cartello che la donna mostra ai cronisti: “Il salario è un diritto, non un favore”. E pensare che nelle tasche dei lavoratori dell’Anfe, mancano all’appello ben sedici mensilità arretrate: cinque del 2011, cinque del 2012 e sei del 2013.

Una situazione di disagio che ha cause oscure. “Vogliamo capire se il problema è dell’Ente o della Regione” spiega un lavoratore che aggiunge “siamo qui per avere chiarezza, non possiamo più aspettare”.  Sono  circa cento sessanta i lavoratori coinvolti, tre le filiali dell’Ente: Catania, Caltagirone e Acireale. Al disagio per gli stipendi mancanti si somma la lunga trafila che, da quattro mesi, va avanti a Palermo. Un lavoratore racconta che “ogni mercoledì i colleghi vengono ricevuti (dopo due o tre ore di anticamera) nell’ufficio competente (che riceve un solo giorno a settimana) per consegnare la documentazione necessaria, poi, puntualmente, il venerdì ci comunicano che manca qualcosa”. Un copione, questo, che va in scena da quattro mesi.

Non stupisce l’esasperazione dei lavoratori che si trovano davanti a risposte controverse: “L’Ente ci dice che tutto dipende dalle lungaggini della Regione ma, è pur vero, che abbiamo un contratto privato e dipendiamo dalla scuola”. Di certo rimane l’assenza di entrate economiche e il fatto che, oggi, buona parte dei lavoratori è in sciopero. Dopo un’ora di protesta, una delegazione è stata ricevuta dal dottor Fausto Piazza che ha individuato tre responsabili per filiera: formazione professionale, sportelli polifunzionali e obbligo formativo. I tre hanno, in seguito,  hanno compilato una documentazione finalizzata a sottolineare  le somme  esatte del “ credito vantato”. A questo punto, l’Ispettorato provinciale avvierà una “ispezione accertativa per verificare le responsabilità dell’Ente”.

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01 Luglio 2013, 14:20

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