Impianti a Piano Battaglia | Ecco il bando, lavori a dicembre - Live Sicilia

Impianti a Piano Battaglia | Ecco il bando, lavori a dicembre

Il crono-programma indicativo per la realizzazione degli impianti di risalita.

Regione, Provincia di Palermo e Comune di Petralia Sottana rilanciano un nuovo bando di gara per metà maggio. Il via ai lavori previsto a dicembre. Ma residenti e associazioni storcono il naso: "Realizzare queste opere in pieno inverno, con la neve, è un rischio".

PALERMO – Piano Battaglia capitolo terzo. Quello che potrebbe essere il titolo di un nuovo cinepanettone in realtà è l’ultimo episodio della lunghissima querelle che riguarda l’aggiudicazione dei lavori per la seggiovia da realizzare in uno dei siti turistici più importanti delle Madonie. La novità sui lavori di ammodernamento della stazione sciistica palermitana, ferma ormai da quasi 7 anni, è la pubblicazione del cronoprogramma dei lavori, stilato dal Dipartimento regionale alla Programmazione, dalla Provincia di Palermo, dell’assessorato regionale al Turismo, dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente, dell’Ispettorato regionale tecnico, dall’Urega, dal Comune di Petralia Sottana e dalla Sosvima Spa, l’ente di sviluppo del Parco delle Madonie. Tutti d’accordo sui tempi e sul piano di interventi che dovrebbe mettere la parola fine sull’annosa vicenda.

Ma facciamo un passo indietro. I primi due bandi, pubblicati dalla Provincia di Palermo e gestiti dall’Urega, si sono rivelati altrettanti buchi nell’acqua. Il primo è andato deserto, nel febbraio dello scorso anno, mentre per quanto riguarda il secondo bando, pubblicato a luglio e aggiudicato a settembre 2013, un intoppo burocratico ha bloccato la gara vinta dalla Piano Battaglia s.r.l insieme alla C.C.M. Finotello s.r.l. Da lì in poi sette mesi di black-out conditi da annunci e smentite con gli operatori turistici del comprensorio appesi alla speranza di non vedere andar in fumo i finanziamenti previsti dall’Unione Europea per le opere nella stazione sciistica.

L’ultimo capitolo dell’intricata matassa si celebra nella già citata conferenza di servizi fra le varie parti interessate in cui si è deciso prima la totale revoca della procedura di gara avviata precedentemente dall’Urega, con il suo aggiornamento secondo i dettami previsti dalla L. 207/2010 (Nuovo regolamento degli Appalti), e in seguito l’istituzione di un nuovo bando che vedrà la luce, fra predisposizone e pubblicazione ufficiale, intorno al maggio prossimo. Una decisione che dovrebbe assicurare un iter certo e compatibile con i vincoli normativi e temporali fissati dall’Unione Europea e dalla Regione Siciliana per la sostituzione dei vecchi impianti (2 skilift Leitner) con una seggiovia per 750 persone/ora ed un nuovo skilift.

Ma cosa prevede il nuovo cronoprogramma? Innanzitutto il termine dei lavori, previsti nel maggio/giugno 2015 dalla Regione per rientrare in pieno nei limiti di tempo imposti dall’Unione Europea alle soglie del 2016. La data prevista per l’inizio dei lavori è il 10 dicembre 2014, con 150 giorni a disposizione per concludere entro il 30 giugno 2015, termine previsto anche per il collaudo e la rendicontazione finale. Proprio quest’ultimo lasso di tempo è quello che ha fatto storcere il naso a chi vive di Piano Battaglia e conosce a menadito le condizioni climatiche durante l’anno. “I lavori sarebbero dovuti partire in questa primavera, così da poter terminare almeno entro fine anno – sostiene Andrea Di Piazza del sito pianobattaglia.it – sfruttando la bella stagione per le operazioni più delicate: installazione dei piloni della seggiovia con l’elicottero o rilievi vari. Questo cronoprogramma non tiene conto del fatto che a inizio dicembre, da sempre, avviene il passaggio climatico dalla stagione autunnale a quella invernale. Immaginate i camion che dovranno trasportare il materiale a Piano Battaglia coperto di neve, l’elicottero che dovrebbe lavorare per la messa in opera dei piloni in queste condizioni, gli operai che dovrebbero lavorare sulla Mufara, con la paura dei fulmini. Un periodo non certo ottimale per realizzare questo tipo di opere e per costruire al meglio e in tutta sicurezza un impianto che dovrà portare 800 persone l’ora”.

A spiegare meglio le attuali criticità del cronoprogramma per Piano Battaglia è Antonio Catalano, presidente della Piano Battaglia s.r.l., società che ha presentato l’unica offerta per la seconda gara d’appalto dei nuovi impianti di risalita: “Troviamo l’ottimismo sul rispetto del crono-programma assolutamente audace. Con l’ulteriore annullamento della gara infatti, a parer nostro, il treno per la seggiovia di Piano Battaglia sembra ormai definitivamente perso. È da incoscienti pensare alla dismissione degli impianti in mezzo al fango fra novembre e dicembre e al conseguente montaggio di piloni i cavi con gli elicotteri a febbraio e marzo con neve, nebbia, vento e fulmini”.

Per Catalano il rischio che si corre nel prossimo bando di gara è di ricadere in un nuovo oblio: “Con un programma di questo tipo molte imprese, compresa la nostra, valuteranno di cambiare obiettivo poichè si parla di un progetto altamente rischioso per il periodo in cui è inserito. Qualcuno ritiene possibile una proroga dei termini a dicembre 2015. In questo caso ci sarebbe il tempo sufficiente per fare i lavori fra aprile e ottobre 2015, ma rimarrebbe la missione impossibile di non perdere un solo mese di tempo con la burocrazia e visto come sono andate le cose nell’anno trascorso, poiché i soggetti saranno esattamente gli stessi, non è credibile che le cose cambino nell’anno a venire”.

A difendere con forza il nuovo cronoprogramma è Santo Inguaggiato, sindaco di Petralia Sottana: “In questi giorni ho raccolto diverse polemiche provenienti dalla rete in merito alla sostenibilità del cronoprogramma. Tengo a precisare che quest’ultimo è stato proposto in una conferenza di servizio presso la presidenza della Regione con tutti i dirigenti generali degli uffici interessati. Fra i presenti c’era anche l’assessore Stancheris, il dirigente alle infrastrutture ing.Sansone e il Capo dell’Ufficio Tecnico della Provincia ing. Simone Fardella. A Palazzo d’Orleans si è deciso in merito a modifiche che poi sono divenute effettive e che sono state discusse, circa una settimana fa, anche a Petralia con tutte le parti interessate. Il compito del Comune di Petralia, sul cui territorio ricade l’opera, – conclude Inguaggiato – è quello di rendersi portavoce di tutti i comuni delle Madonie monitorando allo stesso tempo i vari enti ed istituzione, che si sono assunti determinate responsabilità, affinchè, anche nell’eventualità di intoppi di qualsiasi natura, i tempi del cronoprogramma vengano rispettati. L’obiettivo è ovviamente quello di giungere al termine del 31 dicembre 2015 con l’impiato collaudato e presente nel rendiconto dell’anno”.

Ma il cronoprogramma non va giù solo alle imprese del luogo, ad esprimersi in maniera negativa sono infatti anche le associazioni che si sono costituite negli ultimi anni per proteggere la bellezza del sito turistico. Mario Ziino, presidente della Pro Piano Battaglia e Madonie, ne è un esempio: “Avremmo preferito che la Provincia di Palermo e l’Urega evitassero di revocare anche la seconda gara per l’adeguamento alle normative europee, visto che la stessa impresa vincitrice era in grado di occuparsene. Adesso questo nuovo programma – prosegue Ziino – che stabilisce la fine dei lavori nel giugno del 2015 ci sembra francamente utopistico. Un modo, a parer nostro, per dire che la gara c’è ma nessun potrà parteciparvi. Detto questo la nostra azione sarà di vigilanza affinchè la gara venga aggiudicata in tempi brevi e che questo cronoprogramma venga rispettato”.

Grande ottimismo, invece, sulla buona riuscita del cronoprogramma, da Alessandro Ficile, Direttore Tecnico del PIST e Presidente della Sosvima (Agenzia di sviluppo locale delle Madonie): “Il progetto permetterà di realizzare un’importantissima opera all’interno del polo di Piano Battaglia, non solo nel periodo invernale ma anche in quello estivo in quanto l’impianto di risalita verrà utilizzato anche da escursionisti e bikers. Entrando nel merito del cronoprogramma posso dire che tutte le autorirà chiamate in causa (Regione, Provincia di Palermo, Comune di Petralia Sottana e Urega) si sono trovate d’accordo nei termini della tempistica con una grande assunzione di responsabilità. Rispetto alla tabella di marcia siamo perfettamente in linea. La Provincia ha infatti già dato incarico per le indagini geologiche mentre il programma definitivo è in fase di riedizione seguendo le norme stabilite dalla legge 207 del 2010”.

“Sulle paure sollevate dal periodo scelto per l’inizio dei lavori (dicembre 2014) – conclude Ficile – posso dire che la Regione ha previsto delle proroghe, partendo da almeno altri 45 giorni, al periodo di conclusione (30 giugno 2015), che concerne collaudo e rendicontazione. Tale termine rientra semplicemente in una tempistica interna che l’amministrazione regionale si è imposta per portare a casa il risultato finale entro la data del 31 dicembre, quest’ultima invece inderogabile per usufruire dei finanziamenti previsti dalla commissione Europea”.

Il caso di Piano Battaglia resta in ogni caso emblematico. Il progetto per i nuovi impianti di risalita, promosso nel 2004 dall’allora presidente della Provincia Francesco Musotto, ha infatti vissuto di continui rinvii nel corso dell’ultimo decennio. Adesso, con la concreta ipotesi di lavori che inizieranno durante il periodo invernale, le paure di residenti ed operatori del turismo restano concrete anche se a rimanere salda è la speranza in un rilancio economico che ormai da tanti anni tarda a farsi vivo.


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