I parroci negano la processione | “Subite minacce dai comitati”

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07 Settembre 2015, 20:18

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PALERMO – Sette parroci di Cefalù denunciano: alcuni comitati spontanei di feste religiose hanno cercato di organizzare processioni con “imposizioni, intimidazioni e minacce”. I sette sacerdoti lo scrivono in un documento nel quale spiegano le ragioni per le quali nei giorni scorsi è stata celebrata la messa per Maria SS. Addolorata al molo ma è stata negata la processione del fercolo. La decisione è stata presa in aperta contrapposizione con il comitato per i festeggiamenti che aveva preparato un proprio programma e tracciato il percorso della processione. Lo aveva fatto anche l’anno scorso quando, per la prima volta, la processione era stata annullata dal parroco.

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Stavolta lo scontro avrebbe assunto toni più aspri e aperto un caso che allarma la chiesa cefaludese: uno dei parroci che aveva contestato la legittimità del programma imposto dal comitato sarebbe stato avvicinato e minacciato. I sette sacerdoti ricordano che i comitati devono essere presieduti dal parroco “per assicurare in modo adeguato l’evangelizzazione, la catechesi, la preghiera, la celebrazione liturgica, cercando, se è il caso, di purificare la festa religiosa da forme che non rispettano i contenuti fondamentali ed essenziali della vita cristiana ed ecclesiale”. Tutto questo è previsto, concludono i parroci, dai canoni ecclesiastici e per questo “non si accettano da parte di nessuno imposizioni, intimidazioni e minacce nell’esercizio del ministero pastorale”. (ANSA).

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07 Settembre 2015, 20:18

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