I tesori fiamminghi| in mostra

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06 Ottobre 2013, 01:41

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Un’occasione unica per visitare un gioiello nascosto all’interno dell’ex Casa Conventuale dei Crociferi in Via Maqueda: qui sorge l’oratorio fondato dalla Società denominata “La Carità di San Pietro”. Nata nel ‘600 con lo scopo di aiutare, materialmente e spiritualmente, i preti poveri e in difficoltà, e in seguito per raccogliere fondi per il riscatto dei religiosi rapiti durante le incursioni di pirati, la Congregazione si riuniva nei locali di un oratorio, trasformato in sede di grande prestigio quando nel ‘700  fu affidato a Guglielmo Borremans il compito di affrescarne gli ambienti.

Probabilmente si tratta dell’ultima opera dell’artista fiammingo, quasi il suo testamento spirituale prima della morte. L’Oratorio, interamente ricoperto da pitture con finte architetture, cartigli, conchiglie e falsi stucchi resta un luogo particolarmente suggestivo e prezioso.   Il fiammingo Borremans fu figura di spicco dell’arte siciliana, da quando abbandonò le Fiandre alla volta dell’Italia, e dopo l’esperienza napoletana, si trasferì a Palermo, dove trovò un fertilissimo terreno pronto ad accogliere il suo stile personale. Il suo talento fu molto apprezzato, così come il cromatismo dei suoi dipinti, l’eleganza bizzarra e un po’ teatrale delle pose, l’uso di una tavolozza densa, brillante e raffinata. Borremans riuscì a scollare l’ambiente artistico locale dai vecchi sistemi della cultura classica, diffondendo le nuove tendenze ormai diffuse in Europa, “proponendo una rivisitazione dei fatti evangelici in chiave leggiadra e mondana”.

All’interno dell’Oratorio si resta travolti da eleganza e vivezza compositiva e cromatica. Scopriremo insieme a Borremans un luogo che è una perla nascosta nel cuore del centro storico di Palermo e ammireremo l’ultima stagione del Tardo-Barocco, dominato dalla forma e dal colore. Dopo la visita all’oratorio, curata e condotta dallo storico dell’arte Anna Zambito, autrice del volume “L’Oratorio della Carità di san Pietro”, nello spazio esterno del chiostro della Casa dei Padri Crociferi seguirà una degustazione di vini, accompagnati dalle eleganti note jazz del chitarrista Simone Ferrara e dall’estemporanea d’arte del pittore Daniele Favaloro che con pennelli e colori creerà immagini astratte, lasciandosi ispirare dall’ambiente e dalla musica, pennellata dopo pennellata.

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06 Ottobre 2013, 01:41

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