11 Agosto 2014, 15:21
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PALERMO – Ha letto l’articolo di LiveSicilia e quello di “S”. Ha riflettuto sui verbali del pentito Salvatore Asaro, che ai magistrati ha raccontato di una riunione di mafia che si sarebbe tenuta nella sede degli ex-Pip. E adesso, il presidente della Regione Rosario Crocetta lancia un appello ai “poveri cristi, quelli che veramente hanno deciso di cambiare vita” dopo essere stati inseriti nel bacino dei precari: “Mi dispiace che ci vadano di mezzo i poveri cristi – dice Crocetta – ma come vedete io non avevo altra scelta che smantellare tutto. Davamo soldi a una cosca organizzata. Le persone per bene farebbero il loro dovere se ci aiutassero ad andare fino in fondo, a fare luce su tutto il malaffare che si nasconde nel bacino del precariato”.
Crocetta rivendica la scelta di espellere parte dei precari. “La mia intuizione – spiega il presidente della Regione – era molto corretta. Ma io ho ragione sempre dopo. Il tema di questa vicenda è che alcuni sono stati complici del sistema. Un’altra parte ha ignorato e ignora l’entità del fenomeno. Adesso, dopo queste rivelazioni, non si può più”. Il governatore, quindi, prosegue per la sua strada: “Alcuni di questi – afferma – sono stati trovati con le armi, con i passamontagna. I provvedimenti che abbiamo preso dovevano essere presi. Ma non fraintendetemi: non è che io non mi pongo il problema morale della sofferenza. Ma da amministratore devo fare il mio dovere. Bisogna ripulire Palermo e la Sicilia”.
La linea-Crocetta, insomma, è sempre la stessa. Espellere i precari che hanno alle spalle reati gravi. “Come si fa a tenere nel bacino persone accusate di mafia, stupro, pedofilia, rapine, traffico di sostanze stupefacenti? Se hanno reiterato i reati nel 2005, nel 2007, l’hanno fatto quando già rievevano soldi dallo Stato”. Sulla vicenda, in mattinata, è intervenuta anche la numero due del Pd siciliano, Mila Spicola, che ha pubblicato l’articolo di LiveSicilia su Facebook con un commento amaro: “Sapete che c’è? Alcuni di questi vanno a finire nelle scuole”.
AGGIORNAMENTO. Dopo aver parlato con LiveSicilia, il presidente della Regione ha diffuso una lunga nota per esprimere le proprie posizioni e attaccare le “voci politiche” che “hanno difeso l’indifendibile”. La pubblichiamo integralmente qui.
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11 Agosto 2014, 15:21