16 Settembre 2016, 20:37
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CALTAGIRONE (CATANIA) – Una febbre improvvisa a 72 ore dal vaccino contro la meningite, e “una compressa di tachipirina”. Poi non c’è stato più niente da fare per il bimbo di 18 mesi che ha perso la vita tra le braccia dei genitori, a Palagonia, nel Catanese. “Erano le 3.04 del 16 settembre – spiega a Livesicilia Mario Cuccia, responsabile del servizio di epidemiologia dell’Asp di Catania – due ambulanze intervenivano tempestivamente constatando il decesso del piccolo”.
Per stabilire le cause è al lavoro il pool di investigatori del Nas, coordinato dal procuratore capo di Caltagirone Giuseppe Verzera. Devono accertare se la morte sia correlabile con la somministrazione del vaccino contro la meningite. “Non lo possiamo escludere – continua Cuccia – ma appare poco credibile, tenuto conto che il vaccino è uno dei meno reattogeni e la vaccinazione è avvenuta nella mattinata di martedì, ben 72 ore prima del decesso”. Sul corpo del piccolo è stata disposta l’autopsia, “bisogna lavorare – spiega Cuccia – su precipitati da complessi antigeni-anticorpi per stabilire se c’è stata una reazione immunitaria prodotta dal vaccino”.
L’attenzione degli investigatori è concentrata su quelle lunghissime 72 ore che separano il vaccino dal decesso e su quella terribile notte, quando, secondo la ricostruzione del responsabile Igiene Pubblica dell’Asp, al bambino sarebbe salita la febbre. “Sappiamo che è stata somministrata la tachipirina, un farmaco – ricostruisce Cuccia – molto sicuro, non so però quando, esattamente, sia avvenuta l’assunzione, né quale fosse il livello della febbre”.
La correlazione tra il decesso, il vaccino e la possibile assunzione di tachipirina è, al momento, esclusivamente temporale. Tutto dipende dall’autopsia, attualmente in corso. Ma il responso del medico legale potrebbe non essere sufficiente per comprendere cosa abbia ucciso il piccolo di Caltagirone. Di certo, il vaccino era conservato correttamente, lo hanno accertato i carabinieri del Nas. Ma l’Asp, per precauzione, ha sospeso la somministrazione del lotto che conteneva la fiala iniettata: contemporaneamente è scattata la segnalazione al ministero, è stata aggiornata la scheda sulle eventuali reazioni avverse ed è stato attivato il sistema di farmacovigilanza. Ma il giallo, che avvolge questa terribile morte, è ancora tutto da chiarire.
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16 Settembre 2016, 20:37