Il business delle scommesse| Sequestro da 7 milioni di euro

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18 Marzo 2019, 08:26

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PALERMO – Valgono sette milioni di euro i beni che i finanzieri del Nucleo di polizia economico-Finanziaria di Palermo hanno sequestrato all’imprenditore Enrico Splendore. Il provvedimento è della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo ed è stato richiesto dalla Procura. Sotto sequestro finiscono beni mobili e immobili, aziende, disponibilità finanziarie e contanti

Splendore avrebbe accumulato una fortuna gestendo, accanto ad una serie di agenzie regolari, un giro di scommesse clandestine. Nel 1990 è stato condannato per esercizio di giochi d’azzardo nel 1990. Le indagini hanno fatto emergere le “sistematiche relazioni – così le definiscono i finanzieri – con diversi soggetti avvicendatisi nel tempo ai vertici delle cosche mafiose di Brancaccio, Corso dei Mille e Villabate, zone geografiche dove l’imprenditore ha concentrato i suoi interessi, anche legali (tra questi il Bar Splendore, nel rione Settecannoli”.

In particolare, i collaboratori di giustizia Andrea Bonaccorso e Stefano Lo Verso hanno ricostruito l’appoggio che Splendore avrebbe ricevuto da Pietro Tagliavia, boss di Brancaccio. Tra i beni sottoposti a sequestro ci sono anche il compendio aziendale del “Bar Splendore” , la cui gestione è attualmente affidata ad un’altra società – la ditta “Splendore Enrico”, il 10 % delle quote societarie della “Di Filippo Bus s.r.l.” di via Messina Montagne, 14 conti correnti e 4 autovetture. Gli investimenti non sarebbero giustificati dagli affari gestiti legalmente.

“L’azione che la guardia di finanza palermitana – spiega il comandante del Nucleo, Cosmo Virgilio – consente l’aggressione delle ricchezze illecitamente accumulate, nonché di liberare l’economia legale da indebite infiltrazioni della criminalità”.

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18 Marzo 2019, 08:26

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