Caro bollette, Federalberghi: "Molti potrebbero non riaprire" - Live Sicilia

Caro bollette, Federalberghi: “Molti potrebbero non riaprire”

Il presidente dell'associazione di categoria di Palermo Nicola Farruggio: "Questa mazzata ci vede impotenti"
CRISI ENERGETICA
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PALERMO – Da qualche mese le famiglie e le aziende si trovano costrette a fare i conti con il caro bollette. Il costo è aumentato in maniera vertiginosa, in alcuni casi è anche raddoppiato, se non triplicato, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Tra chi deve fare i conti con questi spaventosi aumenti sono comprese le strutture alberghiere che, finita la bella stagione, si trovano spesso con pochi clienti e con i costi alle stelle e, quindi, costretti a chiudere in attesa del ritorno dell’estate per gravare il meno possibile.

Molta preoccupazione c’è in Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo che chiede soluzioni immediate per evitare una vera e propria crisi del settore. “Proveniamo da due anni terribili, stavamo ripartendo con le presenze turistiche. Adesso questa ulteriore mazzata che ci vede impotenti e non sappiamo come gestirla. Tutto questo sta distruggendo quel poco di lavoro fatto durante la stagione estiva. Sono bastati questi pochi mesi di aumento sconsiderato e senza giustificazione. Ci sono colleghi che hanno anticipato la chiusura per evitare di vanificare tutto“.

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Vi aspettate possa arrivare qualche segnale di aiuto da parte del Governo? 

“Oggi si parla soltanto, ma non si vedono interventi immediati. Sia il vecchio che il nuovo Governo non possono perdere altro tempo, altrimenti lo Stato finirà per pagare due volte di più rispetto a quanto sborserebbe per supplire a questo aumento. Molte aziende stanno agendo mettendo in cassa integrazione i propri dipendenti, che saranno pagati dallo Stato, e che l’Erario avrà mancati introiti. Questo influirà sullo Stato, quindi sarebbe meglio compensare anche in maniera parziale, però deve essere una cosa immediata“.

C’è il rischio concreto che qualche struttura possa veramente non aprire più?

“Se non ci dovesse essere una azione immediata molti rischiano di non riaprire più. Chi sta lavorando cerca di rispettare i contratti, ma finita la stagione sarà un inverno difficile. Molte strutture chiuderanno o, cosa che non ci piace per niente, dovranno ridurre i servizi, come ho già visto in alcuni ristoranti dove si mangia quasi al buio per risparmiare. Per gli hotel ospitare al buio mi pare improbabile. In qualche modo bisogna uscire da questa situazione. Quello che sta accadendo è troppo strano, il Governo dovrebbe sostenere le proprie imprese“.

Lei, da presidente di Federalberghi Palermo, cosa si sente di dire ai suoi colleghi?

“Ogni giorno ricevo telefonate e ho il cosiddetto contatore delle bollette che arrivano. Qualche giorno fa dei colleghi mi hanno chiamato perché hanno ricevuto bollette da oltre 100 mila euro. Nell’economia di una Sicilia ancora povera, malgrado l’aumento delle presenze, questo incide due volte rispetto ad altre Regioni. Agli associati mi sento di dare sostegno, ma è una situazione che affronteremo a breve anche nei confronti del nuovo Governo regionale, che sarà chiamato a fare la propria parte. Spesso si parla di Roma ma abbiamo una Sicilia che potrebbe fare la voce grossa per quanto riguarda l’energia e il petrolio, abbiamo uno statuto speciale e si dovrebbe capire come salvare i propri figli“.


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