Il ‘caso Alcamo’ finisce in Senato | Il M5S: “Bonventre spieghi”

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19 Luglio 2013, 14:09

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PALERMO – Il ‘caso Alcamo’ approda in Senato. A riportare alla ribalta la storia delle dimissioni annunciate, e poi ritirate, del sindaco Sebastiano Bonventre è stato il senatore trapanese del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Santangelo. Lo spunto è dato dall’esame del decreto legge sul voto di scambio a Palazzo Madama: “La cronaca degli ultimi giorni ha portato alla ribalta la vicenda del voto di scambio elettorale lamentato nelle ultime amministrative del Comune di Alcamo che hanno visto eletto alla poltrona di sindaco Sebastiano Bonventre, del Partito democratico – ha affermato -. A noi del Movimento 5 Stelle interessa la tutela della dignità di tutti gli elettori liberi e quindi crediamo che il primo cittadino debba delle risposte alla cittadinanza, e soprattutto agli onesti elettori, sulla rinuncia a dimettersi dal mandato elettorale ricevuto”.

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Risale a meno di una settimana fa, infatti, l’annuncio delle dimissioni del sindaco, ampiamente invocate proprio dal M5S e da ‘Alcamo Bene Comune’ in seguito a un filone dell’inchiesta della Procura di Trapani su un presunto voto di scambio alle scorse Amministrative del 2012. Dimissioni annunciate, ma immediatamente ritrattate. L’inchiesta cui il senatore Santangelo fa riferimento ha già portato ad alcuni arresti e all’emissione di avvisi di garanzia per tentata estorsione ai danni dell’ex senatore Pd, Nino Papania, che avrebbe subito minacce per l’ottenimento di posti di lavoro in cambio di voti. Nessuna replica da parte del sindaco Bonventre, che comunque non risulta ad oggi indagato. Contattato da Livesicilia, è risultato fuori sede “fino a lunedì”.

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19 Luglio 2013, 14:09

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