“Nessun interesse pubblico, ma solo speculazione”

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04 Giugno 2013, 16:28

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I membri del comitato No Pua

CATANIA – “Siamo di fronte ad una speculazione edilizia”. Non usa molti giri di parole il comitato contro il Piano Urbanistico attuativo, meglio conosciuto come P.U.A., che attacca l’amministrazione comunale relativamente al progetto che potrebbe rivoluzionare completamente l’aspetto della città, e il Consiglio che, lo scorso 17 aprile ha approvato la variante al piano urbanistico presentata dalla società Stella Polare. Secondo il comitato, proprio la variante presentata e la conseguente approvazione, infatti, sarebbero in netto contrasto con la tanto invocata riqualificazione dell’area della playa, la zona interessata dal progetto, con le linee guida del P.R.G. e non terrebbe conto degli interessi e delle esigenze della collettività.

“Appare evidente – si legge nel documento redatto dal comitato – che la proposta di progetto della ditta Stella Polare è del tutto difforme al P.U.A. e comporta una modifica della zonizzazione urbanistica con il ridisegno planimetrico di buona parte del P.U.A con l’accorpamento dei comparti “C” “G”, “G1”, “G2” e la modifica dell’impianto generale e della localizzazione delle funzioni, scissione dei lotti di proprietà di altre ditte, modifica dell’assetto della viabilità, diversa distribuzione dei parcheggi pubblici e aumento della loro superficie”.

Una posizione spiegata nel dettaglio a LivesiciliaCatania da uno dei componenti del Comitato. “Il nostro comitato – spiega Giovanni Vindigni, esponente no P.U.A – nasce perché vuole smascherare questa famosa leggenda metropolitana secondo la quale il progetto in questione porterà solo sviluppo e posti di lavoro. Non è così. Al contrario, si andrà incontro solo ad una devastazione dell’ultima porzione di territorio rimasta libera”.

Secondo i membri del comitato, dietro il PUA si nasconderebbero altri interessi. “ Si tratta di un progetto incomprensibile, che nasce apparentemente con lo scopo di agevolare un turismo di un certo livello, ma concretamente non si capisce assolutamente a chi sia destinato – prosegue Vindigni. Gli studi condotti sono vecchi e non tengono conto della crisi in corso, e del crollo del turismo. Inoltre, parte del progetto presentato dalla società Stella Polare – aggiunge – e che riguarda il comparto 1, sembrerebbe totalmente edificabile. In poche parole, diventerebbe un quartiere residenziale che con il turismo non c’entra nulla. E’ solo speculazione edilizia”.

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In particolare, il comitato tuona contro Consiglio comunale, reo di avere sposato senza esitazione la proposta di un privato – la delibera è stata approvata con 23 voti favorevoli, 3 astenuti e nessuno contrario – senza neanche aprire un tavolo di concertazione che coinvolgesse tutti gli operatori ed enti coinvolti, come le associazioni ambientaliste che da tempo hanno evidenziato le implicazioni di un simile progetto sul delicato ecosistema della playa.

Legambiente Catania, ad esempio, ha denunciato in una lunga lettera il carattere illegittimo della variante del progetto, sottolineando come “La variante urbanistica – si legge – approvata il 17.4.2013 non sia stata assoggettata alla Valutazione Ambientale Strategica, come risulta dal parere infra procedimentale dell’Assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente. Il mancato assoggettamento alla Valutazione ambientale strategica della variante del 17.4.2013 – continua la nota – è certamente illegittimo, in quanto in palese ed evidente contrasto con le indicazioni di legge e con gli atti regolamentari”.

Accuse respinte immediatamente dall’amministrazione comunale e, in particolare, dal primo cittadino uscente Raffaele Stancanelli che insiste sulla importanza del progetto e difende l’operato suo e del Consiglio in relazione alla variante approvata, ribadendone il carattere legittimo. “La delibera contenente la variante è stata approvata su nostra proposta da tutto il Consiglio Comunale – spiega lo stesso Stancanelli a LiveSiciliaCatania. Tutti i parametri sono stati evidenti, acclarati e vagliati dai pareri tecnici, con lo scopo ultimo di riqualificare l’area della playa e salvaguardare gli interessi pubblici dell’intera collettività”.

Una posizione, questa, che non convince il comitato che fa sapere l’intenzione di non allentare la presa e la volontà di investire della questione la prossima amministrazione. “Il Comune – conclude il comitato No-Pua – deve misurarsi concretamente con la Città. Faremo in modo che tutti a Catania sappiano cos’è davvero il P.U.A, vogliamo dare vita ad un movimento democratico di massa, di fronte al quale non potrà tirarsi indietro e metteremo al vaglio della prossima amministrazione il nostro documento, contenente le nostre osservazioni e opposizioni contro il progetto della suddetta variante”.

 

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04 Giugno 2013, 16:28

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