Il ferimento di Musy | Un movente porta a Palermo

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30 Gennaio 2013, 15:39

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PALERMO- Svolta clamorosa nelle indagini sull’agguato ad Alberto Musy, il consigliere Udc raggiunto da quattro colpi di revolver nel cortile della propria abitazione a Torino, in via Barbaroux, il 21 marzo scorso. La polizia ha fermato un uomo, che però si dichiara innocente. Francesco Furchì, 50 anni, è il nome dell’uomo coinvolto. E’ presidente dell’Associazione culturale Magna Grecia Millenium, nelle ultime elezioni comunali a Torino era candidato nella lista Alleanza per Torino, che sosteneva proprio la candidatura a sindaco di Musy.

Sono principalmente tre i moventi che, secondo gli inquirenti, avrebbero provocato il folle gesto di Francesco Furchì. Una pista porta in Sicilia e sarebbe il mancato appoggio di Musy a un concorso per cattedra universitaria a Palermo. Poi ci sono anche questioni di presunti mancati sostegni nella carriera politica e in certi investimenti.

“L’indagine – ha detto il procuratore Giancarlo Caselli – è stata lunga, paziente, faticosa, analitica. Senza esagerazione è stata un’indagine mastodontica, gigantesca, un setacciamento incredibile di una serie di figure gravitanti nell’orbita della vittima. Abbiamo impegnato le migliori risorse della procura e della polizia, spendendo un tempo infinito. È stato come il lavoro dei cercatori d’oro, che setacciano quantità incredibili di sabbia e di acqua per individuare un qualche granello”.

 

 

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30 Gennaio 2013, 15:39

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