Il canto del Gallo suona la sveglia| Col Chievo serve rialzare la cresta

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19 Marzo 2015, 08:30

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PALERMO – Che fine ha fatto Andrea Belotti? Dov’è finito quel giovane talento che Emiliano Mondonico, ai tempi in cui il ‘Gallo’ giocava nelle giovanili dell’Albinoleffe, non ha esitato ad accostare a bomber del passato come Roberto Boninsegna o al primo Gianluca Vialli. A chiederselo sono in primis i tifosi del Palermo che, dopo aver scoperto l’appena ventenne bergamasco in un pomeriggio nuvoloso al ‘Rigamonti’ in occasione del suo primo gol in maglia rosanero contro il Brescia per poi vederlo crescere domenica dopo domenica fino alla promozione in serie A, adesso nel palcoscenico nazionale più prestigioso vedono Belotti sgomitare per farsi spazio.

Eppure in campo il ‘Gallo’, soprannome preso da un suo amico d’infanzia che ad ogni sua rete gli chiedeva di fare quel gesto della cresta alta sopra la fronte, ci mette piede quasi ogni domenica anche se per pochi minuti. Il mister Iachini, vista la contemporanea esplosione del duo argentino composto da Paulo Dybala e Franco Vazquez, ha infatti costruito l’attacco rosanero sulle spalle dei due sudamericani mettendo al momento da parte l’azzurrino di Luigi Di Biagio, protagonista assoluto nelle qualificazioni per l’Europeo di categoria insieme ad un certo Domenico Berardi che al Sassuolo fa fracelli in coppia con Simone Zaza.

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In quei pochi minuti, concessi quasi sempre per sbloccare una gara complicata e in cui i due ‘titolari’ non hanno brillato particolarmente, Belotti è riuscito anche a metterci dentro ben 5 gol. A parte la doppietta contro il Napoli al ‘San Paolo’, in cui giocò dall’inizio, il giovane originario di Calcinate ha sempre dovuto lottare per trovare la via della rete avversaria decidendo i match contro Sassuolo e Verona in casa. Proprio dalla sfida contro i veronesi Belotti non ha più trovato la via del gol con prestazioni tutt’altro che esaltanti contro Lazio, Cesena e Juventus, complice anche il momento no dell’intera manovra offensiva rosanero. Adesso, alla vigilia del match contro un altra squadra veronese, il Chievo di Rolando Maran, Iachini potrebbe dunque pensare all’impiego del bergamasco dal 1′ insieme a Dybala e Vazquez.

I precedenti esistono, vedi le trasferte con Napoli ed Empoli o proprio il match d’andata col Chievo al ‘Barbera’, in cui il tecnico ascolano si affidò al 4-3-3, posto poi tornare sui suoi passi. Con l’obiettivo salvezza ormai ad un passo, e sopratutto con un Dybala ormai destinato a cambiare casacca a fine stagione, al ‘Bentegodi’ si presenta però una buona occasione per incrementare l’esperienza del ‘Gallo’ in quella categoria che, con tutta probabilità, lo vedrà protagonista l’anno prossimo proprio al centro dell’attacco siciliano. Gli allenamenti in programma a Boccadifalco da qui a sabato ma sopratutto la volontà di Iachini ci diranno se è arrivato realmente il momento del giocatore, definito da tutti come il futuro di questo club.

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19 Marzo 2015, 08:30

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