Sicilia, il governo vince la sfida del voto segreto all'Ars - Live Sicilia

Il governo compatto in Aula vince la sfida del voto segreto all’Ars

Schifani chiama a raccolta gli assessori

PALERMO – Governo schierato compatto in maniera compatta come nei giorni caldi della Finanziaria. A Sala d’Ercole, però, non c’erano in ballo stanziamenti milionari ma emendamenti tecnici ad uno dei due ddl 738 che viaggiano da tempo nella ‘pancia’ di Palazzo dei Normanni. Alla fine l’assetto ‘da guerra’ è servito per superare l’insidia del voto segreto spuntata su uno degli emendamenti a firma dell’Esecutivo.

La sfida del voto segreto

Lo scoglio più pericoloso per il governo Schifani, con il governatore presente in aula, è arrivato su un emendamento che consente al neo costituito dipartimento per il Cerimoniale di usufruire di personale ‘in comando’ proveniente da altri enti pubblici. Il Pd, con il capogruppo Michele Catanzaro e il presidente dell’Antimafia Antonello Cracolici, ha chiesto il ritiro dell’emendamento per poterlo esaminare in commissione Affari istituzionali dove è in elaborazione un secondo ‘738’, ma il governo ha tirato dritto.

Il governo supera lo scoglio del voto segreto

La sfida è stata lanciata con la richiesta di voto segreto e alla fine il tabellone ha dato ragione all’Esecutivo. La maggioranza, compreso il voto degli assessori-deputati intervenuti a sostegno per colmare qualche assenza tra i banchi della maggioranza, ha raggiunto quota 36, staccando di dieci voti i contrari. Il responso ha dato fiducia al presidente della Regione, che poco prima ai suoi aveva evidenziato la necessità di avere “il coraggio” di mettersi pubblicamente in discussione sfidando le insidie dell’Aula.

L’esito positivo della votazione, rispetto alla prova muscolare nata da quelli che a Palazzo d’Orleans vengono interpretati come “ostruzionismi inutili e tentativi di indebolimento” dell’Esecutivo, ha lasciato soddisfatto Schifani che aveva avvertito la necessità di una presenza al gran completo del governo e che ha lasciato Palazzo dei Normanni con la vittoria in tasca.

Il ddl 738

Alla fine vede la luce un ddl che consente di superare alcuni rilievi del governo nazionale rispetto ad alcune norme della Finanziaria 2024 e del successivo Collegato. Senza una modifica sarebbero finite sotto l’impugnativa da parte del Consiglio dei ministri, che nei mesi scorsi ha dialogato con il governo regionale per non andare allo scontro.

Ok a 500mila euro per Taobuk

Passa anche l’emendamento che destina 500mila euro a Taobuk. Fondi per l’organizzazione di un evento che celebra i 70 anni della ‘Carta di Messina’, che segnò una tappa fondamentale nel processo di unificazione europea. Si tratta di un emendamento sul quale l’Aula si era arenata qualche settimana fa. L’unico voto contrario è stato quello di Ismaele La Vardera, che ha espresso dubbi sull’entità del finanziamento.

Odg bipartisan sospende i concorsi nelle Province

Via libera bipartisan, infine, ad un Ordine del giorno. Il documento impegna il presidente della Regione a “sospendere” i concorsi avviati dai commissari straordinari dei Liberi consorzi e delle Città metropolitane. Una mossa “a garanzia della trasparenza”, come affermato dal deputato dem Nello Dipasquale, in attesa che i nuovi vertici degli enti di area vasta, che andranno alle elezioni di secondo grado nel mese di aprile, si insedino.


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