Il guardrail della strage ritorna rosso

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22 Maggio 2009, 14:57

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Un blitz notturno, con un tam tam partito sul social network Facebook e diffuso col classico passaparola. “Armati” di bombolette spray, hanno dipinto di rosso un tratto del guardrail dell’autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci, dove furono uccisi Giovanni Falcone, la moglie e gli agenti della scorta. L’azione è stata rivendicata da un gruppo di ragazzi che preferisce mantenere l’anonimato, in occasione del17esimo anniversario della strage di Capaci. Si dicono “Stanchi della retorica delle celebrazioni”, “sognano una Sicilia e un’Italia diversa e si impegnano per far sì che il sogno diventi presto realtà”.

“All’indomani dell’attentato ai danni di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani, quando noi eravamo bambini o poco più, qualcuno volle dipingere di rosso il guardrail e scrivere ‘NO MAFIA’ sulla casina sopra l’autostrada – dicono – presso la quale Brusca azionò l’esplosivo. Da allora rappresentano per i cittadini di Capaci e di Palermo, per l’Italia intera a dire il vero, un segno del ricordo e del riscatto. Un guardrail di rosso, come il sangue versato da questi martiri…  per non dimenticare. La scritta ‘NO MAFIA’ visibile dall’autostrada come segno di riscatto, di voglia di reagire. In occasione del decennale della strage, qualcuno pensò bene di ripulire tutto. Guardrail nuovo e casina ridipinta di bianco, con un faro ad illuminarla anche di notte. in cambio un freddo ed estraneo obelisco, con annessa lapide”.

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Il tratto è stato ripulito dall’Anas. “Tutto deve essere in ordine per l’arrivo del capo dello Stato e un guardrail rosso provoca panico – dice uno di loro – Secondo voi ci arrenderemo?”.
Per questo il gruppo, composto da circa dieci persone, e “anonimo come anonimi erano i ragazzi della scorta di allora”, ha lanciato un appello, diffuso dal social network più popolare e attraverso il passaparola: “Invitiamo tutti a unirsi a noi, per ridipingere la scritta ‘No mafia’ sulla casina”. A questo appello, in molti hanno già risposto da giorni. “Le due iniziative sono distinte – spiegano – l’idea di ridipingere di rosso il guardrail è stata una cosa estemporanea, nata da un gruppo segreto. Alla casina, invece, dove saremo alla luce del sole, ad aiutarci saranno in tanti”. L’intervento è mirato a rendere un omaggio sentito a quanti avevano avvertito il “bisogno di lasciare un segno in quel triste luogo e tutte quelle persone che giorno per giorno compiono il proprio dovere per sconfiggere Cosa Nostra e che tanti successi hanno riportato nell’ultimo periodo”. I ragazzi non escludono di ridipingere oggi stesso di rosso il guardrail, unendo così le due iniziative in un ideale ricordo che parta da simboli concreti. “Sappiamo di aver agito ai confini della legalità – precisano – ma la nostra è stata un’iniziativa spontanea e accorata, per non banalizzare la memoria. Vogliamo inoltre ringraziare le forze dell’ordine e la magistratura – aggiungono – troppo spesso vittime di inaccettabili attacchi da parte di esponenti del mondo politico. Personaggi che poi sono i primi a fare la passerella in occasione delle varie commemorazioni e a deporre fiori nelle numerose e tristi lapidi che si susseguono nelle nostre città”.

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22 Maggio 2009, 14:57

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