Il lato femminile dell’impresa: etica e innovazione al servizio della collettività - Live Sicilia

Il lato femminile dell’impresa: etica e innovazione al servizio della collettività

«C’è una bussola che direziona le aziende verso la crescita, lo sviluppo e l’innovazione: è l’etica di chi guida l’impresa, in quel percorso di fiducia che s’instaura, tappa dopo tappa, con il team, la filiera, i consumatori, con chi abita il territorio. I valori modellano le nostre azioni, in tutti gli ambiti della vita, e devono permeare soprattutto quei contesti legati alla crescita delle persone, dell’economia, dell’occupazione». Parola di Maria Cristina Busi Ferruzzi, presidente del Gruppo bolognese Acies, che ingloba alcune delle più importanti realtà industriali che operano nel settore beverage: Sibeg Coca-Cola (Sicilia), Sibat Tomarchio (Sicilia), Acqua Tepelene, CCBS (Tirana).

L’occasione per parlare di “ethical company” sarà l’evento del Distretto 2110 Sicilia e Malta del Rotary International – guidato dal Governatore Orazio Agrò (anno rotariano 2022/2023) – dal titolo “Immagina la leadership: etica, innovazione, sostenibilità”, che si terrà l’1 aprile presso l’Urban Center di Siracusa e che punterà l’attenzione sulle strategie di cambiamento legate al modo di fare impresa. 

Da sempre Maria Cristina Busi Ferruzzi – che ricopre anche il ruolo di vicepresidente nazionale Assobibe e vicepresidente Confindustria Catania – ha messo i suoi valori, la sua anima, la sua etica imprenditoriale, al centro di ogni scelta aziendale, sostenendo progetti virtuosi e costruendo alleanze territoriali per concorrere al cambiamento e favorire lo sviluppo di nuovi modelli, in maniera sempre più riconoscibile e trasparente.

Una storia lunga 60 anni, che ha cambiato soprattutto la Sicilia e l’Albania, trasferendo competenze, portando benessere e innalzando la reputation.

«Un sentito ringraziamento va al Rotary – sottolinea Busi Ferruzzi – che grazie a questo incontro consentirà agli imprenditori del territorio di parlare di “responsabilità sociale”: un tema centrale per superare il disallineamento culturale che ha fatto rimanere il nostro Paese indietro rispetto a chi – come l’America – ha saputo cogliere in anticipo l’importanza di un modello economico focalizzato sui valori. Da sempre le aziende del nostro Gruppo seguono una direttrice etica, supportando progetti che hanno nobili obiettivi. E lo facciamo convinti fermamente che una vision aziendale completa e lungimirante debba guardarsi intorno, a 360 gradi, puntando lo sguardo lì dove batte anche il cuore.

Dalla sensibilizzazione sui temi della legalità, alla formazione suicambiamenti climatici, passando per il sostegno all’associazione Child First che si occupa di contrastare gli abusi sui minori. Dalle politiche inclusive, al sostegno delle categorie fragili, finendo con il raggiungimento di obiettivi filantropiciche hanno un alto impatto in una terra, la Sicilia, in cui abbiamo deciso d’investire e che ci ha adottato ormai tantissimi anni fa. Un percorso che s’innesta in una logica di crescita continua: basti pensare alle nostre risorse umane.

In Sibeg, per esempio, quotidianamente c’è un grande sforzo per cercare di supportare l’occupazione e valorizzare i nostri lavoratori con contratti stabili e con formazione continua. Dall’ultimo bilancio di sostenibilità, per esempio, è emerso un dato significativo: +11% di dipendenti totali nel 2021 (346 a fronte dei 313 dell’anno precedente), con maggiore presenza di donne – che da 70 nel 2020 sono passate a 81 nel 2021 – e di giovani under 30. Inoltre, sul fronte della formazione, la spesa è stata potenziata del 253%, per un totale di ore di formazione annue pari a circa 9mila. Anche sul fronte ambientale siamo in prima linea, grazie all’impegno di mio figlio Luca Busi, con un importantissimo piano di investimenti che mira ad annullare l’impronta di carbonio nel giro di pochi anni».

Una storia di successo al femminile, modello da seguire in un’Isola che necessita di continue spinte per andare avanti: «Il tema della leadership legato all’etica è a me molto caro – conclude Maria Cristina Busi Ferruzzi – così come quello dell’empowerment femminile che, anche nelle funzioni dei miei ruoli istituzionali, cerco di portare avanti con azioni concrete e mirate. Credo fermamente nella capacità di fare rete, nelle connessioni tra imprenditori, istituzioni e l’associazionismo: solo lavorando sinergicamente è possibile produrre la vera ricchezza, creando valore nel lungo periodo».

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