Il “pensatoio” renziano a Siracusa |”Serve una svolta liberale”

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13 Marzo 2017, 19:28

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SIRACUSA – “Una svolta liberale”, da contrapporre al “neo assistenzialismo grillino che propone redditi minimi”. “Fare della Sicilia un’area libera dalle tasse, con infrastrutture che funzionino e credito agevolato per chi vuole realizzare start up”. È questo il progetto per la Sicilia che esce dai tavoli tematici di “Cambiamenti”, la “Leopolda” siciliana lanciata dal sottosegretario alla Salute Davide Faraone, che oggi ha cominciato da Siracusa il suo tour per le province siciliane. Nella sede dell’Area marina protetta del Plemmirio, sulla punta estrema del centro storico di Ortigia, è arrivato anche il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. Un centinaio tra imprenditori, docenti universitari, rappresentanti di sindacati e di associazioni di categoria, dirigenti della Pubblica amministrazione sono stati i protagonisti dei sei tavoli dedicati a industria, fiscalità, credito, commercio, terzo settore, identità alimentare, professioni. Le proposte sono confluite in un documento che attraverso il ministro De Vincenti arriverà in Europa. “Stiamo discutendo con la Commissione europea – ha anticipato il ministro – per individuare aree del Mezzogiorno in cui concentrare incentivi fiscali e investimenti infrastrutturali. Bisogna mettere in moto la crescita della Sicilia. I dati Istat – ha rivelato – dicono che le esportazioni del Mezzogiorno sono cresciute nel 2016, ma la Sicilia ha faticato di più. Eppure esistono eccellenze: dobbiamo partire da queste. Riteniamo che una Tax free zone, una zona a bassa fiscalità per chi investe, possa fare da catalizzatore dello sviluppo”. Il ministro, nella provincia con il porto di Augusta, fa un esempio, non casuale, di possibile area a bassa fiscalità: “Dove abbiamo un porto con un rilevo importante in traffici internazionali, si possono alimentare attività retro-portuali”. L’indirizzo politico lo sintetizza Faraone: “Noi dobbiamo rifiutare l’assistenzialismo – dice – Lo abbiamo avuto per troppi anni costruendo un’economia senza prospettiva. Ora dobbiamo creare le condizioni affinché i privati investano qui. Fare della Sicilia un’area libera dalle tasse. Infrastrutture che funzionino. E credito agevolato per chi vuole realizzare start up. Chi propone redditi minimi propone assistenzialismo e ricette già viste in passato, che hanno danneggiato la Sicilia”. Sui criteri, vista la presenza di interlocutori tanto della piccola quanto della grande industria: “Li individueremo con l’Europa”. Presenti il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, diversi assessori e esponenti dell’area renziana del Pd vicina al sottosegretario alla Salute. Da Faraone, a margine dell’incontro. anche una battuta sulle imminenti elezioni regionali: “Il prossimo candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione devono sceglierlo i cittadini: auspico un candidato di discontinuità”.

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13 Marzo 2017, 19:28

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