28 Luglio 2021, 11:51
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PALERMO- “Come sto, dottore? Mah, bene sto. Sapi, dutturi, manciu pisci tutti ‘u iornu”. E fu così che, Antonino Ferro, 82 anni, pescatore dell’Arenella, si vaccinò per il bene suo e per il bene di tutti. Un volto segnato dal sole e dalla fatica, dove splende la rete di un bel sorriso, anche se sotto la mascherina si può soltanto immaginare. “Io non sono mai uscito dall’Arenella – ha raccontato Antonino al dottore Rosario Iacobucci, responsabile dell’hub della Fiera che gli ha somministrato la prima dose -. Mi alzo ancora alle quattro e vado a pescare, come sempre. Mangio pesce. I miei figli mi hanno detto: papà, vaccinati. Ed eccomi qua”. Un orizzonte semplice e affettuoso: da una parte il borgo e dall’altra la vastità del mare.
Ed eccolo qua, il signor Antonino, al braccio del dottore Rosario. Un po’ personaggio di Hemingway, ma senza drammi. Con la serietà di una vita spesa a mollare e a tirare. Ogni giorno, dall’alba al pomeriggio. E solo chi non la conosce può pensare che la vita dei pescatori sia intrisa soltanto di poesia.
Ieri, la prima puntata di #vaccininquartiere, proprio all’Arenella. Un’iniziativa dell’Ufficio del Commissario per l’emergenza Covid pensata per proteggere le persone con il vaccino di prossimità. “Abbiamo effettuato circa trecento somministrazioni e quasi quattromila nell’hub della Fiera – dice il commissario, Renato Costa -. C’è una importantissima risalita delle prime dosi, anche oltre il trenta per cento. E’ la strada giusta”.
Come dimostra la felicità di Antonio il pescatore. Uno che l’ha imparato e lo insegna: per prendere i pesci ci vogliono coraggio e pazienza. E il mare può essere perfino un tuo amico, come la vita, ma soltanto se lo rispetti.
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28 Luglio 2021, 11:51