21 Agosto 2019, 13:32
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PALERMO – “La Commissione europea è pronta ad iniziare il coordinamento per il ricollocamento dei migranti a bordo della Open Arms” fatti sbarcare in Italia. Così la portavoce dell’esecutivo comunitario Natasha Bertaud, ricordando la disponibilità ad accogliere già espressa da Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo, e Romania. “Speriamo che questo spirito di solidarietà sia dimostrato anche per i migranti a bordo dell’Ocean Viking”, ha aggiunto Bertaud.
Intanto, la nave della Marina militare spagnola partita ieri per Lampedusa per recuperare i migranti a bordo della Open Arms rimarrà vicina all’isola siciliana, pronta a portare in Spagna i profughi che Madrid ha accettato di accogliere. Lo ha riferito la vicepremier spagnola, Carmen Calvo, parlando all’emittente iberica Cadena Ser. Ieri, la Spagna aveva annunciato la partenza della nave militare Audaz per recuperare i migranti – da quasi tre settimane bloccati a largo di Lampedusa – prima che la vicenda si sbloccasse con l’autorizzazione a sbarcare sull’isola italiana ieri sera. La Audaz è pronta a trasferire in Spagna i migranti di Open Arms che Madrid ha promesso di accogliere nell’ambito di un accordo di distribuzione sottoscritto con altri cinque Paesi europei.
Tutto questo mentre emergono dettagli sulla decisione della Procura di Agrigento di sequestrare preventivamente la Open Arms. Il sequestro, disposto ieri dal procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio, è stato fatto per “ragioni di urgenza che non consentono di attendere un provvedimento di sequestro emesso dal giudice” e questo perché “le persone a bordo si trovano in condizioni psicologiche assai critiche come risulta – scrive il capo dei pm nel provvedimento – dall’ispezione eseguita a bordo della nave con i consulenti nominati, con pericolo per l’incolumità dei migranti, dell’equipaggio e delle forze di polizia che vigilano sulla sicurezza in mare”. Secondo la Procura di Agrigento il permanere della Open Arms alla fonda, nelle immediate vicinanze del porto di Lampedusa (Ag), “protrae gli effetti del reato e anzi può cagionare un aggravamento”. Questo perché “il permanente status quo – scrive Patronaggio – può solo aggravare gli effetti pregiudizievoli sulla salute psichica e fisica delle persone a bordo, comportando rischi per l’incolumità degli stessi”. Il sequestro preventivo è stato fatto nell’ambito del fascicolo, a carico di ignoti, per le ipotesi di reato di rifiuto e omissione di atti d’ufficio.
“Le funzioni psichiche sono fortemente sollecitate da condizioni emozionali estreme in un clima di altissima espressione dove la percezione di ‘morte’ rispetto all’eventuale rimpatrio e la speranza di ‘vita’, anche affrontando a nuoto lo specchio di mare che li separa dall’isola di Lampedusa, non lascia più possibilità di valutazione del rischio individuale e collettivo, né, da parte di terzi, la possibilità di arginare o contenere una ulteriore estensione di situazioni psicopatologiche di ‘dissociazione nevrotica e/o psicotica’”. Questo è stato scritto dai consulenti nominati dalla Procura dopo l’ispezione realizzata ieri pomeriggio sulla Open Arms. Una relazione che è finita nel provvedimento di sequestro, firmato da Patronaggio. I due consulenti erano stati nominati proprio “allo scopo di verificare le condizioni fisiche e psichiche delle persone a bordo dopo che – scrive il capo dei Pm di Agrigento – nella mattinata era giunta notizia che diversi migranti si erano gettati in mare tentando disperatamente di raggiungere la riva”.
Il Viminale rinnova la richiesta alla Spagna di farsi carico degli immigrati sbarcati dalla Open Arms. Il ministero dell’Interno auspica che la Commissione Ue in accordo con il governo spagnolo, che si era reso già disponibile all’approdo della nave nei suoi porti e all’accoglienza, metta in atto i meccanismi per la redistribuzione degli immigrati, e chiede al Presidente del Consiglio dei ministri e alla Farnesina di condividere questa posizione e di assumere iniziative in tal senso.
“Nave spagnola, ong spagnola: è corretta la decisione del governo Sanchez di inviare una nave militare verso l’Italia. Il Viminale esprime soddisfazione: la linea dura ha pagato, nonostante i dubbi espressi dal premier e da alcuni ministri”. Lo afferma il Viminale in una nota.
La nave Open Arms, dell’omonima ong spagnola, è giunta ed ha attraccato a Porto Empedocle (Ag). Resterà alla banchina sotto sequestro, un provvedimento preventivo, che dovrà essere convalidato dal gip del tribunale, firmato dal procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio. Nei prossimi giorni, non è escluso che la nave venga sottoposta ad accertamenti.
(ANSA)
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21 Agosto 2019, 13:32