Il tecnici dell’assessorato: | “Nessun buco, stress di cassa”

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08 Ottobre 2015, 15:48

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PALERMO – Nessun errore sulla previsione delle entrate, piuttosto uno stress di cassa, con una crisi di liquidità dovuta al fatto che la Regione non ha incassato quanto previsto in quanto alcuni tributi messi in bilancio quest’anno in realtà per motivi contabili saranno corrisposti dallo Stato e dalle altre pubbliche amministrazioni con una tempistica diversa. E’ quanto spiegano all’ANSA alcuni tecnici del dipartimento Economia della Regione siciliana rispetto all’allarme sul “buco” da 500 milioni di euro nel bilancio 2015.

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“Parlare di ‘buco’ è improprio – spiega uno dei tecnici -. Si tratta di una serie di entrate di tipo fiscale che lo Stato comunque deve alla Regione ma che trasferirà non immediatamente, questo sta creando un problema di liquidità, per cui è necessario bloccare alcune spese e sbloccarle non appena arriveranno i trasferimenti. Ma sono soldi che prima o poi arriveranno, nessun ‘buco’ dunque”. Sono diverse le “voci” che hanno determinato le minori entrate. Rispetto ai 300 milioni che lo Stato si era impegnato a versare alla Regione, alla fine ne sono stati trasferiti 200, la restante parte è stata calcolata come ammortamento delle perdite, dunque non soldi cash. E ancora: altri 50 mln di Ires dalla voce “tributi” sono passati alla voce “trasferimenti”, che la Regione non ha ancora ricevuto; una quota di Irap, circa 200 mln, arriveranno solo a conguaglio, tra uno o due anni. Quindi la questione Iva che col meccanismo dello “split payment” è vincolata al rispetto del patto di stabilità con molte amministrazioni fuori limite e ciò ha comportato finora un incasso temporaneo minore, mentre l’intera posta dovrebbe essere incassata tra gennaio e febbraio del prossimo anno.

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08 Ottobre 2015, 15:48

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