Scorciavacche, nuovo smottamento | Il viadotto sulla 121 cede ancora

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04 Febbraio 2015, 16:32

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PALERMO – Un nuovo smottamento del terreno sottostante e’ avvenuto nel viadotto Scorciavacche sulla statale 121 Palermo-Agrigento. Il tratto di strada era stato inaugurato alla vigilia dello scorso Natale ed è crollato a Capodanno. Sulla vicenda era intervenuto il premier Renzi che su Twitter aveva scritto: “Viadotto Scorciavacche, Palermo. Inaugurato il 23 dicembre, crolla in 10 giorni. Ho chiesto a Anas il nome del responsabile. Paghera’ tutto. #finitalafesta”. La procura di Termini Imerese aveva aperto un’inchiesta.

Ambienti della procura di Termini Imerese affermano che il nuovo smottamento è dovuto alle forti piogge dei giorni scorsi. Dopo il crollo erano divampate le polemiche che avevano coinvolto l’Anas e il suo presidente Pietro Ciucci secondo cui “il tratto di strada e’ stato aperto come prevedono le norme con certificato di agibilità rilasciato dal direttore dei lavori e da un collaudo provvisorio eseguito da ingegneri nominati dell’Anas. Il collaudo definitivo si fa ad opera conclusa”.

*Aggiornamento ore 17.56
L’Anas conferma che nel tratto di strada già chiuso al traffico il 30 dicembre scorso, “negli ultimi giorni si è sviluppato un nuovo fenomeno progressivo di deformazione del rilevato di accesso al viadotto Scorciavacche 2, sulla variante alla SS 121 ‘Catanese’, nell’area sottoposta a sequestro probatorio dalla Procura di Termini Imerese”. L’Anas precisa che “il fenomeno, che ha provocato il cedimento del piano viabile a una distanza di circa 150 metri dal viadotto Scorciavacche, in direzione Palermo, è da attribuire alle stesse cause che hanno determinato il precedente dissesto, che ha a sua volta contribuito a ingenerare il nuovo evento”. “Così come previsto – conclude la nota dell’Anas – non appena l’area sarà dissequestrata, il contraente generale dovrà ripristinare l’intero rilevato, con costi dell’intervento interamente a suo carico. Inoltre, sulle base delle responsabilità, così come saranno accertate anche dalle commissioni di esperti nominate da Anas e Ministero delle infrastrutture, saranno avviate le azioni legali per il recupero del danno subito, compreso quello di immagine”.

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04 Febbraio 2015, 16:32

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