Palermo

Impianti sportivi a Palermo, aperture su tariffe e attrezzature

di

22 Gennaio 2022, 06:15

6 min di lettura

PALERMO – L’aumento delle tariffe, la mancanza di attrezzatura negli impianti sportivi e lo stato di degrado di alcuni di essi. Nelle ultime settimane, a Palermo, quello dello sport è stato uno fra i temi caldi. E da ultima arriva la critica anche del mondo sindacale che con Nicola Scaglione del Csa-Cisal lamenta: “L’amministrazione comunale non ha avuto e non ha una visione sullo sport in città e così molti impianti sono abbandonati”. Nei giorni scorsi, le critiche erano arrivate dal mondo dei gestori che hanno alzato le barricate per l’aumento dei canoni. Le associazioni di atletica hanno protestato invece per l’assenza di attrezzature.

Poi lo scontro si è così fatto incontro. L’assessore comunale allo Sport Paolo Petralia Camassa negli ultimi giorni ha convocato i rappresentanti dei gestori e su alcuni punti annuncia un passo avanti. “Negli impianti in cui si registravano possibili sperequazioni e disparità di trattamento sarà realizzata una correzione delle tariffe – spiega l’assessore contattato dal LiveSicilia – solo per fare un esempio rilevante – aggiunge Petralia Camassa – è stata eliminata la tariffa da quaranta euro ad atleta che aveva fatto tanto discutere”. Segnali positivi anche per ciò che riguarda le attrezzature- “Se sarà approvato il piano di riequilibrio – dice – indirizzeremo a queste finalità le risorse disponibili”.

Lo scenario

La polemica sulla gestione dello sport a Palermo, come detto, è divampata con la delibera di innalzamento delle tariffe e dei canoni per la fruizione e la gestione degli impianti comunali. I maggiori oneri hanno portato i gestori a denunciare gli scarsi servizi messi a disposizione dall’amministrazione comunale.

A rendersi protagoniste della protesta sono state, principalmente le associazioni del mondo dell’atletica lamentando in una missiva che “lo Stadio delle Palme, nonostante il recente restyling, versa in condizioni, a dir poco, non ottimali, che non rispettano i minimi standard di qualità e sicurezza. La struttura tecnica, e cioè il campo di gara prosegue la nota -, non è stata ancora completata, col rischio di non poter effettuare le manifestazioni già programmate e calendarizzate per l’anno 2022”. Poi le associazioni hanno segnalato, la necessità di manutenzione del defibrillatore, la mancanza del materasso per il salto in alto, l’assenza dell’asta per l’esercizio del salto con l’asta e tante altre mancanze da parte dell’impianto.

Nei primi giorni dell’anno è arrivata, inoltre, la notizia del sequestro di un impianto comunale ormai ridotto in discarica. La polizia municipale su ordine della procura di Palermo ha messo i sigilli sull’ex impianto sportivo comunale di via Cavalieri di Vittorio Veneto 14. Un’area di circa 2000 metri quadrati di estensione.

Le critiche dei sindacato

Le critiche arrivano anche dal mondo sindacale. “La politica cittadina si è dimenticata totalmente degli impianti sportiva”. A dichiararlo è Nicola Scaglione, sindacalista della Csa-Cisal che denuncia: “In questi anni non c’è stato un investimento né in manutenzione straordinaria né in manutenzione ordinaria. La situazione degli impianti è totalmente disastrata mentre quelli funzionanti, in mano ai privati, sono gestiti come una cosa privata sebbene siano pubblici. L’assessore allo Sport ha la responsabilità di non avere governato il processo”.

Scaglione tratteggia alcuni dei problemi: “Mancano le attrezzature e le gare che vengono effettuate, ad esempio allo Stadio delle Palme, dipendono della libera iniziativa dei fruitori”. Ma il sindacalista avanza anche proposte: “Occorre investire sulla formazione del personale e sulla sua riqualificazione. Ciò permetterebbe, ad esempio, che in piscina non manchino i bagnini. I turni di lavoro, infatti – spiega Scaglione -, non permettono la copertura dell’intero servizio di fruizione pubblica. Per questo avevamo chiesto di ampliare la presenza di personale attraverso un interpello. Ma ancora aspettiamo risposta. Dall’altra parte – aggiunge -, invece, l’Amministrazione chiede ai bagnini di affrontare i soldi per il rinnovo del brevetto perchè non li ha. Ora – conclude- non abbiamo dubbi che queste risorse saranno rimborsate, ma ci chiediamo: come si pensa di fare sport in questa città se non si prevedono le spese minime?”.

Il piano dell’assessore allo Sport

Come detto, dopo la lettera dei gestori, sono state avviati gli incontri con l’assessore allo Sport Paolo Petralia Camassa.

Articoli Correlati

Per l’esponente della giunta Orlando occorre fare un passo indietro. “Gli aumenti – spiega – rispondono a una duplice ragione. Una riguarda lo stato del bilancio comunale. Dall’altra parte abbiamo realizzato un adeguamento del valore economico ad oggi di tariffe che erano l’esatto equivalente del cambio della valuta. Per vent’anni quindi non c’è stato adeguamento. Inoltre – continua l’assessore – abbiamo esigenza di avere impianti sostenibili. Impianti a prezzi bassissimi non sono sostenibili”.

LEGGI ANCHE: Palermo, aumenti alle tariffe degli impianti sportivi: è polemica

Ma ora potrebbero arrivare delle rettifiche. “Nel calcolo delle nuove tariffe – illustra Paolo Petralia Camassa – abbiamo tenuto conto dei costi sopportati in altre città, avendo chiara l’esigenza di mantenere un ampio accesso allo sport in città. Su due impianti, Bonalgia e Stadio delle palme, abbiamo riscontrato la necessità di evitare disparità di trattamento. Su questi due casi faremo delle correzioni”. Fra le notizie, quella più attesa è che la tariffa di 40 euro ad atleta saranno eliminata.

Ma l’assessore risponde anche ai sindacati. “Non è una novità – dice l’assessore allo Sport del Comune di Palermo – che alcuni impianti siano in uno stato di difficoltà. Purtroppo ci troviamo un una situazione di assenza di risorse finanziarie e umane. Ad oggi – ha aggiunto Petralia Camassa – gli impianti sono stati gestiti dal Comune ma occorre iniziare a guardare all’esternalizzazione della gestione degli impianti comunali in modo non ideologico. Il percorso di affidamento a terzi – continua – deve continuare anche al di là di quale sarà l’amministrazione comunale a capo della città. Questo perchè la gestione degli impianti richiede una prontezza che, alla luce dell’attuale normativa sugli appalti, il sistema pubblico non può avere. Mi si dirà – chiede retoricamente l’assessore – perchè non si è proceduto prima? La pandemia – risponde – ci ha bloccato, serve tempo ma il percorso è avviato”.

Infine il tema delle attrezzature. “Sul punto – afferma l’assessore – occorre che il Consiglio approvi il piano di riequilibrio. C’è forse chi tifa per il dissesto ma la verità è che solo il piano di riequilibrio può far assumere alla città un lento percorso di risanamento che passa dalla successiva approvazione del bilancio preventivo. Su quel documento – spiega Paolo Petralia Camassa – anche se non tantissime apporremo nei capitoli le risorse per consentire all’amministrazione l’acquisto delle attrezzature”.

Le parole dei gestori

Apprezzamenti provengono da Giovanni Palmisano dell’associazione sportiva dilettantistica Polisportiva Palme. “Ci hanno comunicato che il defibrillatore è stato rimesso in funzione – afferma – sugli altri dossier tutto rimane sospeso. Positivo – dice Palmisano – il risultato degli incontri e la rimodulazione delle tariffe, come l’abolizione dell’abbonamento del singolo atleta. Sembrerebbe che l’aumento ci sarà ma sarà inferiore del previsto. Chi avrebbe dovuto pagare 2000 pagherà 1500. La cosa più pesante era la tariffa che avrebbe allontanato tantissimi bambini dallo sport”.

Per Palmisano, però, è necessario “acquistare le attrezzature. Se entro il primo di aprile non abbiamo gli attrezzi, Palermo non farà parte del calendario nazionale delle attività. Inoltre – aggiunge – occorre che lo stadio sia agibile: è impossibile che i genitori non possano seguire i figli che fanno attività”.

Apprezzamento dal segretario del Pd

Complimenti per l’individuazione di alcune soluzioni, arrivano anche, da parte di Rosario Arcoleo, consigliere comunale e capogruppo del Pd a Sala delle Lapidi: “Nelle scorse giornate avevamo riconosciuto l’importanza delle criticità esposte dalle associazioni sportive sul tema degli impianti sportivi e, in particolare, l’aumento delle tariffe e gli scarsi servizi dello Stadio delle Palme. Dopo due incontri – conclude Arcoleo – siamo felici di aver trovato insieme, grazie al dialogo, dei primi risultanti incoraggianti che vanno nelle giusta direzione”.

Pubblicato il

22 Gennaio 2022, 06:15

Condividi sui social