In 26 firmano la sfiducia a Crocetta | Forza Italia con M5S e Musumeci

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26 Novembre 2015, 20:57

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PALERMO – Si parte da quota 25. Sono arrivate in serata le firme che mancavano affinché la mozione di sfiducia del M5S a Crocettta potesse essere presentata e cominciare il cammino verso l’aula. Oltre alle firme dei 14 parlamentari cinquestelle in calce alla sfiducia ci sono ora le firme degli otto deputati di Forza Italia, di Nello Musumeci e Giovanni Ioppolo (Lista Musumeci) e Girolamo Fazio (Misto). Fisicamente la mozione sarà presentata domani mattina per arrivare presumibilmente in aula dopo l’otto dicembre.

“Siamo consci – dicono i deputati M5S – che il Bostik è nettamente più forte di tutte le malefatte di Crocetta. Noi, però, non potevamo non provarci. Lo dovevamo ai siciliani. Quantomeno faremo uscire allo scoperto i veri nemici della Sicilia e chi qui dentro recita solo una parte”.

“Al fallimento del quarto tentativo di governo della Sicilia in tre anni da parte del presidente Crocetta e di una maggioranza sconclusionata e avida di potere, di fronte a risultati disastrosi, Forza Italia dà seguito a quanto preannunciato nel luglio scorso, presentando la mozione di sfiducia nei confronti del governatore, con l’obiettivo di chiudere definitivamente la porta alla peggiore gestione di sempre. Ormai Crocetta è un pupo nelle mani del PD e dell’UDC, partiti che si stanno mangiando la Sicilia. La mozione di sfiducia è una scelta obbligata alla quale ci richiamano la nostra dignità e i nostri elettori”. Questo il commento del commissario di Forza Italia Gianfranco Micciché.

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“L’atto di sfiducia – precisa il capogruppo di Fi, Marco Falcone – lo abbiamo condiviso e arricchito con tre punti che evidenziano la persistente incapacità di esecutivo e maggioranza. In primis l’incapacità di Palazzo d’Orleans di spendere i fondi comunitari, con la conseguente restituzione di circa 1 miliardo e 600 milioni di euro, a fronte degli 8 messi a disposizione da Bruxelles. Quindi il conto consuntivo, che vede diminuite le entrate, diminuiti i crediti, aumentati i debiti e diminuito il conto patrimoniale, cioè la ricchezza della Regione, sino a toccare livelli negativi pari a -819 milioni al 31 dicembre 2014. Infine – ha aggiunto Falcone – le inadempienze amministrative e di governo che hanno causato la paralisi dei pubblici appalti, concorrendo a lasciare sulla strada ben 80 mila lavoratori negli ultimi due anni e mezzo. La mozione di sfiducia non è solo rivolta a Crocetta, che rappresenta il passato e la peggiore espressione di una politica urlata, ciarlatana e vanagloriosa, ma nei confronti del PD, dell’UDC e oggi dell’NCD, che mantengono in vita questo presidente”.

*Aggiornamento ore 19.36 del 27/11
“Contrariamente a quanto riferito da alcuni organi di stampa, ho firmato convintamente la mozione di sfiducia rivolta al presidente Crocetta, certo che la Sicilia necessiti di un repentino cambio di marcia e di un governo effettivamente capace di riformare e di disegnare un futuro di crescita”. Lo dichiara Santi Formica, capogruppo della Lista Musumeci verso Forza Italia all’Ars.

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26 Novembre 2015, 20:57

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