In 40 anni consumo raddoppiato in paesi Mediterraneo

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04 Novembre 2009, 13:10

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In quaranta anni i paesi del Mediterraneo hanno raddoppiato il consumo di energia: si è passati così da quaranta milioni di tonnellate (Equivalente petrolio) a partire dal 1970, ai 157 milioni di tonnellate entro il 2010. Sono alcuni dati diffusi nell’ambito di un seminario sulle energie alternative rinnovabili, che si è aperto oggi a Palermo, tra i partner dell’Asem, agenzia di sviluppo eromediterranea, organizzatrice della manifestazione. All’incontro hanno aderito delegazioni provenienti da Italia, Tunisia, Egitto e Spagna. “Fra venti anni – afferma Michele Sabatino, project manager di Med Energy, un progetto che promuove e accompagna le imprese impegnate nel settore delle energie alternative e rinnovabili – con molta probabilità i consumi energetici nei Paesi del Mediterraneo raddoppieranno ulteriormente. In quest’area, la situazione energetica è caratterizzata da una forte differenziazione. In genere, i Paesi accomunati da crescita demografica possiedono un maggiore fabbisogno energetico. L’Egitto, per esempio, è uno dei Paesi a più alto consumo perché possiede un’alta densità di popolazione”. “Se si continuerà ad utilizzare gas e petrolio però – aggiunge Sabatino – si rischierà di rimanere a secco. Ecco perché è importante, in questo momento, ragionare in termini di energie rinnovabili, in particolare, in questi Paesi, dotati di sole e vento. E’ questa la vera sfida che nasconde un’altra sfida molto importante, quella ambientale”. (Ansa)

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04 Novembre 2009, 13:10

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