Un sogno chiamato playoff | L’Orlandina punta Venezia

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04 Aprile 2016, 18:30

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – La corsa alla salvezza ancora non è chiusa, vero, ma se bisogna continuare a far punti è lecito cambiare obiettivo. A quattro partite dal termine della regular season, si può spostare il mirino a quell’ottavo posto che garantirebbe una clamorosa partecipazione ai playoff scudetto. Fare l’en plein potrebbe addirittura non essere necessario per compiere il sorpasso in classifica a chi staziona davanti, ma l’unica cosa fondamentale è evitare classifiche avulse. L’arrivo a pari punti con chiunque (esclusa Venezia) vede l’Orlandina in svantaggio, in attesa dello scontro diretto con Trento al PalaFantozzi, dove i ragazzi di coach Di Carlo proveranno a ribaltare il -11 dell’andata. Intanto è proprio sui veneti che i paladini devono fare la corsa per quello che sarebbe un vero e proprio miracolo sportivo.

Partiamo dal calendario: l’Orlandina ha due partite in casa e due in trasferta, esattamente come Venezia, ma ha anche tre avversarie in comune con la Reyer. Nelle ultime tre giornate, infatti, le due squadre in corsa per l’ottavo posto si ritroveranno di fronte Avellino, Trento e Pistoia. Nessun vantaggio in questo trittico nemmeno nel computo tra partite in casa e trasferta. Capo d’Orlando affronterà Avellino lontano dalla Sicilia, con Trento e Pistoia in casa, mentre Venezia ospiterà Pistoia e Avellino al PalaTaliercio, con Trento da affrontare lontano dalle mura amiche. L’elemento che può far saltare l’equilibrio è l’altra sfida da prendere in esame, ovvero quella della prossima giornata: l’Orlandina va a Pesaro, contro una squadra ancora invischiata tra le sabbie mobili della zona retrocessione, Venezia invece va a far visita a Varese, altra squadra che si ritrova a fare calcoli per un aggancio alla zona playoff.

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Venezia, come già detto, è l’unica squadra con cui l’Orlandina può vantare un saldo positivo negli scontri diretti. Una vittoria a testa, ma il +2 del PalaFantozzi ha permesso ai biancazzurri di cancellare la vittoria di misura dei veneti al PalaTaliercio. Un arrivo a pari punti, dunque, darebbe all’Orlandina il vantaggio in classifica. Un vantaggio che verrebbe compromesso qualora ci sia una terza o addirittura una quarta squadra con lo stesso punteggio. Non solo le altre due inseguitrici, ovvero Varese e Brindisi, ma anche chi sta davanti come Sassari, Pistoia e Trento potrebbe finire ex aequo con i paladini. Tutte squadre con cui Capo d’Orlando ha un saldo negativo negli scontri diretti, dunque anche in caso di volata a sette squadre resterebbe solo Venezia come unico “bersaglio”.

Torniamo allora al calendario, perché gli scontri diretti non mancano né a Venezia, né all’Orlandina, e a questo punto bisognerà tenere accese le radioline ogni domenica. Inutile, forse anche dannoso, sperare di agganciare Trento e Pistoia, dato che l’arrivo a pari punti con loro sarebbe una condanna (salvo suicidi veneziani). Addirittura una sfida win-win per i paladini quella che vedrà affrontarsi la prossima settimana Varese e la Reyer, a patto di fare risultato pieno a Pesaro. A quel punto, un successo di Venezia staccherebbe Varese dal treno playoff, mentre un successo varesino allargherebbe il vortice per risucchiare la squadra di coach De Raffaele. Poi c’è il trittico da paura per entrambe, così come non sarà facile il tris di Varese (Cremona fuori, Reggio Emilia in casa, derby con Cantù fuori). Resta speranza per Brindisi, che però apre i giochi ospitando una Milano ferita. Ma per l’Orlandina la sostanza non cambia: si fa gioco su Venezia, se si vuole trasformare un sogno in realtà.

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04 Aprile 2016, 18:30

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