In ricordo di Angelo S. | tra i cuoricini e le parole del dolore

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08 Marzo 2011, 13:06

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Ci sono dei messaggi per Angelo sulla sua bacheca di facebook. Eccone alcuni: “Ciao piccolo amico mi mankeranno i nostri discorsi fatti quelle mattine estive avevi idee brillanti e saresti diventato importante xkè quella luce negli okki ce l’hanno sl in poki ora voglio sl ricordarti con quell’entusiasmo che ti contraddistingueva ciao PIKKOLO AMICO ci riincontreremo……. “NOO NON è POSSIBILE!!!! RIPOSA IN PACE AMICO MIO!NON è POSSIBILE NON CI CREDO! TUTTI QUEI MOMENTI CHE ABBIAMO PASSATO INSIEME. NO è UN INCUBO”. “riposa in pace angelo ♥ resterai sempre nei nostri cuori ♥”.

Il dolore dei ragazzi è imbarazzato e forte, tra segni grafici, cuoricini e aggettivi. E’ una generazione dilaniata dai sentimenti e sperduta nell’abbondanza di mezzi di comunicazione. Non sai come sfogare. Non sai cosa devi esprimere. La tecnica è molteplice, raffinata. Le strade si sono moltiplicate. Manca il manuale d’istruzioni per l’uso. Come si fa a raccontare l’irruzione della morte nell’adolescenza? E’ una strutturazione complicata, straniera alle cose pure complicate dei quindici anni. Non è semplice il cammino dei ragazzi, non lo è mai stato. Ma come fai a parlare di morte, con gli altri? Che cos’è la morte, se non un’eco estranea, anche quando colpisce il compagno di banco?

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Così le parole sono confuse. Oscillano tra contenuto e forma, tra grido e sussurro. Non riescono del tutto a trasformare in solido, la sensazione liquida della perdita che dentro morde, tra inconsapevolezza e stupore. Restano le foto per raccontare Angelo. Avevamo deciso di non pubblicare mai le foto di fb. Abbiamo attenuato la presa di posizione e cambiato idea. Le immagini sono la memoria di una vita, il suo profumo, quando non c’è più. Questa è una foto di Angelo S.. Una linguaccia al destino, nonostante tutto, quando ancora il destino non c’era. Ci pare che sia dolce ricordare così i suoi quindici anni per sempre.

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08 Marzo 2011, 13:06

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