In scena Side/side |Un suono nello spazio - Live Sicilia

In scena Side/side |Un suono nello spazio

Andrà in scena stasera e domani il primo di undici appuntamenti in abbonamento della rassegna  curata da Scenario Pubblico.

rassegna Scenario Danza 15/16
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CATANIA – È Side/side – Un suono nello spazio – la performance della rassegna Scenario Danza15/16 curata da Scenario Pubblico che andrà in scena stasera 10 alle ore 20,45 e domenica 11 alle ore 19. Il primo di undici appuntamenti in abbonamento che in alcuni casi ospitano più artisti nella stessa serata, proponendo al pubblico concetti diversi di espressione con il corpo. Ben 12 le rappresentazioni e 18 coreografi.

Sabato e domenica in scena i danzatori Louise Perming e Javier Perez in una coreografia del coreografo giapponese residente in Svezia e in residenza artistica a Scenario Pubblico dal 14 settembre all’11 ottobre, Shumpei Nemoto, che ne cura anche il concept. SmartSE è il nome della compagnia di Nemoto che ha il sostegno di Konstnärsnämnden/International Dance program, Choreographic Center Heidelberg. Shummpei

Side/Side – Un suono nello spazio – è una creazione che trae ispirazione dall’opera del compositore John Cage trasponendo il concetto “lascia che il suono sia semplicemente suono” in ambito coreografico e quindi trasformandolo in “lascia che il movimento sia solo movimento”. Precisione e immediatezza sono le qualità del movimento che sperimenta. “In questa residenza sto tentando di fondere una serie di idee sulle quali ho condotto la mia ricerca di progetto. – afferma il coreografo Shumpei Nemoto – Ho iniziato a Stoccolma a gennaio per proseguire in Germania per due settimane e adesso sono qui. Il mio lavoro coreografico è naturalmente una interazione di suono e musica, ma poiché qualcuno potrebbe dire che anche il silenzio è musica, ho indirizzato la mia analisi verso autori come John Cage e Steve Reich, soprattutto a quello che quest’ultimo ha espresso nell’ambito della danza. Sono convinto che al pubblico piacerà e inevitabilmente si porrà delle domande. Io non ho le risposte, sto ancora apprendendo in questo processo di ricerca, ma è importante aprire spunti di riflessione”, conclude il coreografo.

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