03 Dicembre 2022, 20:05
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PALERMO – “Avete contato quante volte la Corte dei Conti pronunci la parola irregolarità parlando del bilancio della Regione? Ancora ritengono che fossero offese gli allarmi che lanciavo, anche con aspre critiche, rivolti al passato: adesso è tutto nero su bianco, come hanno rilevato i giudici contabili”. LEGGI ANCHE – TUTTE LE IPOTESI DI SCHIFANI
Gianfranco Miccichè commenta, con LiveSicilia, la sospensione della parifica sul bilancio della Regione e rincara la dose: “Non capisco più Renato Schifani, non vorrei che questa guerra religiosa nei miei confronti non gli stia facendo capire niente: continuare a rivendicare che loro sono la continuità con il governo Musumeci è uno dei motivi della dura pronuncia della Corte dei Conti”.
“Le parole di Marco Falcone – aggiunge l’ex presidente dell’Ars – rischiano di offendere le istituzioni, la risposta ai duri rilievi non può essere il ricorso a una leggina e vuol dire anche offendere la Consulta, obbligandola a decidere in determinati modi”. LE PAROLE DI MARCO FALCONE – VIDEO
Miccichè lancia una frecciata anche all’ex governatore. “Il rapporto tra le istituzioni è una cosa seria, Schifani doveva sapere che Musumeci aveva avuto un rapporto negativo con la Corte dei Conti per le cose sbagliate che si facevano. E invece criticavano me”.
Miccichè entra nel merito della pronuncia: “C’è un annientamento della diligenza, sono stati fatti dei disastri atomici e stanno difendendo l’indifendibile”. Sulle soluzioni proposte da Falcone e la legge “Salva Sicilia”, rilanciata dalla maggioranza, Miccichè conclude: “Non riesco a rendermi conto di quello che vogliono fare”. SCHIFANI E LA LEGGE IN TEMPI BREVI
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03 Dicembre 2022, 20:05