Non si ferma l’offensiva| Liberati osservatori Osce

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03 Maggio 2014, 09:06

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KIEV (UCRAINA) – Trentotto morti a Odessa, almeno una dozzina a Sloviansk, feriti e due elicotteri abbattuti: è il bollettino provvisorio della giornata di guerra civile in Ucraina, combattuta nel russofono sud-est, dove Kiev ha rilanciato la sua offensiva militare, ma anche sul Mar Nero tra secessionisti e filo Kiev. Una strage, quella di Odessa, che ha scatenato l’ira di Mosca che, “indignata” per “i crimini commessi”, ha chiesto “a Kiev e ai suoi sostenitori occidentali” di “assumersi le loro responsabilità”.

Liberati gli 8 osservatori militari Osce e i 4 soldati ucraini che li accompagnavano presi in ostaggio il 25 aprile da ribelli filorussi a Sloviansk, roccaforte della protesta anti-Kiev. Un osservatore era già stato liberato per motivi di salute. Ma il blitz ucraino contro i separatisti prosegue, fa sapere il ministro dell’Interno. I filorussi denunciano l’uccisione di 10 civili. A Odessa, dopo i 42 morti di ieri, silurato il capo della polizia. Pressing Usa su Mosca e Kiev: ristabilire l’ordine. Per il Cremlino è assurdo parlare di elezioni in tale clima violenza, ma si ammette: abbiamo perso controllo su forze autodifesa filorusse.

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Proseguendo l’ offensiva nell’est del Paese, l’esercito ucraino ha lanciato un attacco ad altre due città della regione di Donetsk controllate da separatisti filorussi. Nel blitz, diversi soldati risultano feriti. Intanto, il premier Iatseniuk accusa i servizi di sicurezza di aver fallito nell’impedire le violenze di Odessa nelle quali sono morte oltre 40 persone, e Mosca e i filorussi per aver orchestrato “una vera guerra” per eliminare l’Ucraina. Pinotti a Repubblica: Italia pronta a intervenire con contingente di peacekeeper

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03 Maggio 2014, 09:06

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