Incardona dice addio a Fini | “Passo con Forza del Sud di Micciché”

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20 Dicembre 2010, 12:47

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Si rafforza il gruppo di Forza del Sud all’Assemblea regionale siciliana. Carmelo Incardona stamani ha reso noto di lasciare Fli per aderire al partito del sottosegretario Gianfranco Miccichè. Decisione motivata con una lunga lettera aperta inviata ai vertici di Fli, primo fra tutti il presidente della Camera, e che verrà ufficializzata nel pomeriggio in una conferenza stampa a Cefalù alla presenza di Miccichè.

Non mi riconosco più – scrive Incardona – nella linea politica di Fli e nella leadership di Gianfranco Fini, pur riconoscendogli le grandissime doti umane e politiche che ho apprezzato, seguito e condiviso e, pertanto, assieme alla stragrande maggioranza degli amici, dirigenti e militanti, abbiamo deciso di seguire un percorso politico diverso. Fin dalla mia nascita politica ho sposato e seguito con trasporto ed entusiasmo la linea politica e la strada segnata dal leader Gianfranco Fini. In Alleanza Nazionale siamo partiti insieme. L’ho seguito nel Pdl, poi nella seppur breve esperienza del Pdl – Sicilia, ed infine nella nuova scommessa politica di Futuro e Libertà per L’Italia. Ero presente a Mirabello così come a Bastia Umbra. Io ed altri dirigenti che oggi condividiamo questa ulteriore scelta abbiamo lavorato nel territorio per la costruzione e strutturazione del nuovo partito, quel partito che doveva rappresentare la nuova destra, una destra europea e liberale, ma pur sempre una destra. Un nuovo partito responsabile, capace di dare risposte concrete ai problemi dei cittadini e di dargli voce”.

“Con la presentazione della mozione di sfiducia a firma Fli, Udc, Api, Mpa e altri, e con la conseguente linea politica adottata – sottolinea Incardona – si è sconfessato e messo da parte tutto quello che doveva essere alla base del nascente partito, si è cambiata rotta, si è decisi di andare all’opposizione favorendo la sinistra, di snaturare il ruolo del gruppo e di creare un terzo polo, non più una nuova destra ma forse un nuovo centro, chissà…Io personalmente sono per il sistema maggioritario, credo nel bipolarismo, secondo la linea che Fini e tutta AN hanno da sempre rimarcato. La strategia politica messa in campo da Fli negli ultimi mesi porta invece ad altro. Dovevamo creare insieme il partito della nuova destra italiana, ma a sentir parlare gli esponenti del partito a livello nazionale mi è sorto più volte qualche dubbio. E’ inaccettabile sentire affermare da parte di esponenti di FLI l’auspicio di una alleanza, anche solo elettorale, con il Pd e l’Italia dei valori; oppure sentire altri esponenti che lavorano la notte per trovare l’accordo con Berlusconi e poi altri individuarlo come il nemico da abbattere, o infine sentire le dichiarazioni di voto del capogruppo alla camera, Bocchino, che hanno dipinto Berlusconi, di cui abbiamo condiviso la leadership per oltre tre lustri e fino a pochi mesi fa, come la causa di tutti i mali dell’Italia”.

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Incardona parla poi di un “abbraccio mortale” in Sicilia “con Lombardo titolare di un’azione di governo inesistente oltre che distante dai problemi dell’Isola ed a tratti anche contro alcuni territori come quello della provincia di Ragusa (forse perché questa non ha dato al suo movimento molti suffragi) rendono FLI un contenitore vuoto senza un progetto ed una strategia chiara”.

“Crediamo – conclude l’ormai ex Fli – nell’idea e nel progetto di creare un partito del Sud, un partito meridionale e meridionalista, che possa servire da strumento per migliorare le condizioni di vita del nostro territorio, che possa meglio di qualsiasi altro partito farsi portavoce delle istanze che provengono dal Mezzogiorno D’Italia e difenderne gli interessi, le prerogative, la storia, la cultura, ed esserne quindi forza propulsiva. Non uno strumento che deve servire solo per fare politica ma che deve sopra ogni cosa garantire il territorio. Un mezzo finalizzato anche ad assicurare che il potere, gestito dalla politica, sia finalizzato con concretezza al soddisfacimento dei bisogni ed alle realizzazioni a cui il Sud dell’Italia ancora aspira”.

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20 Dicembre 2010, 12:47

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