Soldi dalle pensioni dei parenti morti|Truffa all’Inps da ottocentomila euro

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18 Luglio 2011, 11:29

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Erano morti, ma i familiari continuavano a riscuoterne la pensione. Una gigantesca truffa ai danni dello Stato scoperta dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Palermo, che nell’ambito dell’operazione denominata “Carissimo estinto”, ha denunciato a Palermo ben 441 persone accusate di aver riscosso le pensioni di familiari in realtà deceduti; il danno accertato alle casse dell’Erario ammonta a quasi 800 mila euro.

Si trattava di un articolato sistema fraudolento ai danni dell’Inps: le somme venivano riscosse direttamente allo sportello, assieme alla sottoscrizione, falsa, che attestava l’esistenza in vita del titolare della pensione. In altri casi, invece, la morte del titolare veniva completamente sottaciuta, permettendo ai beneficiari di continuare a ricevere mensilmente, e in tutta comodità, le somme direttamente sul proprio conto corrente.

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Il colonnello De Luca, responsabile dell’operazione, chiarisce a Live Sicilia: “Abbiamo raccolto una lunga serie di elementi informativi e d’indizi prima di esaminare la posizione di più di quattro mila aventi titolo”. Viene da chiedersi, in un periodo d’informatizzazione massiccia delle pratiche burocratiche, come abbiano fatto i truffatori a portare a buon fine un illecito sicuramente articolato ed esteso nelle proporzioni ma declinato in maniera piuttosto grossolana. “Evidentemente c’era qualche intoppo nella comunicazione della morte dei titolari delle pensioni”, conclude De Luca.

La Guardia di Finanza ha già segnalato la grave anomalia alla procura regionale della Corte dei Conti. C’è da accertare il motivo per cui tali comunicazioni potevano, così agevolmente, essere omesse. Fra i casi scoperti, da segnalare quello di una donna che per oltre 10 anni dalla morte della madre, continuava a percepirne la pensione dichiarandone mensilmente l’esistenza in vita.

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18 Luglio 2011, 11:29

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