31 Luglio 2021, 10:03
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I numerosi incendi delle ultime ore in Sicilia hanno distrutto gran parte della vegetazione. Adesso l’attenzione è massima e per la giornata di oggi è stata diramata l’allerta rossa.
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha chiesto il carcere a vita per i piromani, ma intanto si dovrà fare la conta dei danni.
La Sinalp, in queste ore, ha chiesto anche la riforma dei Forestali in tutta la Sicilia: “Come ogni anno, con meticolosa precisione in Sicilia si scatenano gli incendi con relativa distruzione di vasti territori – scrive la Sinalp -. Tutti sappiamo che in estate i piromani si scatenano ed hanno come alleato il gran caldo che per quasi tutta l’estate tiene prigioniera l’intera Sicilia.
Come Sindacato Sinalp da diversi anni denunciamo lo stato di abbandono del territorio regionale. I precedenti Presidenti della Regione Siciliana ogni volta che venivano eletti, inserivano tra le priorità del loro programma la ormai abusata e vituperata riforma dei forestali e regolarmente dopo 5 anni di governo si chiudeva con un nulla di fatto.
Oggi – continua la nota diffusa dal sindacato -, anche a causa dell’emergenza incendi che ha colpito la nostra terra, il Sinalp invita il Governo Musumeci ad un cambio di passo rispetto ai precedenti Governi, ed una accelerata all’approvazione della riforma presentata dalla sua Giunta. Questa riforma sicuramente non è quello che i lavoratori hanno sempre chiesto, ha diverse criticità che vanno approfondite, corrette ed eliminate, ma oggi è l’unico concreto documento che finalmente mette mano al comparto degli operai forestali.
Dopo più di 30 anni di precariato selvaggio, finalmente esiste una proposta di riforma del comparto. Il Sinalp, pur consapevole che si potrebbe fare meglio, sostiene questa riforma che almeno ha il merito di far emergere una condizione di degrado lavorativo in un comparto strategico per la Sicilia e per tutti i Siciliani.
Come ogni anno si assiste alla ormai “normale” dialettica tra cittadini ed istituzioni nell’addebitare le colpe per gli incendi che si propagano in questo periodo, accusando, per partito preso, i lavoratori forestali di ogni male possibile nel comparto della tutela del territorio. Non è più tollerabile leggere accuse gratuite ed infamanti sul corpo degli operai forestali.
Già l’anno scorso per interrompere questo linciaggio mediatico c’è voluto la morte di un forestale, Paolo Todaro, che è morto precipitando in un dirupo a 67 anni mentre tentava di spegnere un pauroso incendio in provincia di Messina. Quest’uomo, assieme a tutti i suoi colleghi, è semplicemente vittima di una politica miope, arrogante ed arroccata nelle stanze del potere senza nemmeno voler capire cosa sta realmente succedendo tra la gente che è stanca di assistere al degrado della nostra società.
Non è tollerabile assistere ai soliti giochi di potere tra i partiti presenti in Parlamento, sia Nazionale che Regionale, che servono solo ad alimentale l’ego di alcuni esponenti politici e sono completamente scollegati dalla realtà di un declino sociale della nostra terra che rischia di diventare inarrestabile. Approviamo questa riforma – conclude il sindacato -, è un importante passo avanti nel dare dignità ai lavoratori forestali, e continuiamo la battaglia per migliorarla affinché diventi un punto di forza nella tutela della fauna e del territorio siciliano che può vantare condizioni uniche al mondo”.
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31 Luglio 2021, 10:03