Indagine sulla morte di un’anziana| È la suocera del pentito Spatuzza

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16 Aprile 2020, 11:00

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PALERMO – È un’inchiesta nell’inchiesta. Un’anziana ospite della casa di riposo sequestrata a Palermo è morta lo scorso 15 marzo (leggi l’articolo sulla casa di riposto degli orrori).

Si tratta di una donna di 86 anni, suocera del boss pentito di Brancaccio, Gaspare Spatuzza. I finanzieri de Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno ricostruito la vicenda attraverso le parole intercettate di Maria Cristina Catalano, 57 anni, amministratrice di fatto della “Bell’aurora” casa di riposo, una delle sei donne arrestate.

L’anziana ha avuto avuto un malore e Catalano si vantava con gli inservienti di essere intervenuta in prima persona riuscendo a rianimare la signora, dandole ossigeno, praticandole un massaggio cardiaco a somministrandole farmaci senza chiamare un medico.

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“Non lo so Vincenza ti dico che io in altri periodi avrei aspettato che moriva – così diceva – perché già boccheggiava quando fanno gli ultimi tre cosi hai capito io lo ripeto fosse stato un altro periodo non avrei fatto niente l’avrei messa a letto avrei aspettato perché era morta”. Probabilmente è stata l’emergenza Coronavirus a condizionare il suo comportamento.

Sta di fatto che alcune ore dopo quell’intercettazione, la donna si è sentita di nuovo male ed è deceduta al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia. Catalano non era stata gentile con lei. In più occasioni le aveva augurato la morte e l’aveva picchiata per le più banali ragioni. Il procuratore aggiunto Sergio Demontis e il sostituto Anna Battaglia hanno aperto un fascicolo a parte sul decesso della donna.

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16 Aprile 2020, 11:00

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