Inferno a Librino, 27 imputati: la guerra registrata in un video - Live Sicilia

Inferno a Librino, 27 imputati: la guerra registrata in un video

A luglio ci sarà l'udienza preliminare. VIDEO
INCHIESTA CENTAURI
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CATANIA – L’ora decisiva è arrivata. I protagonisti della guerra armata dell’8 agosto scorso rischiano un processo. E alcuni rischiano una condanna per duplice omicidio. Sono 27 gli imputati (tra cui tre collaboratori di giustizia) che il prossimo 12 luglio, alle 14 di pomeriggio, dovranno presentarsi davanti al gup Maria Ivana Cardillo all’aula bunker di Bicocca dove si svolgerà l’udienza preliminare.

Esami balistici, perquisizioni informatiche, riscontri alle dichiarazioni di testimoni e collaboratori di giustizia. L’inchiesta Centauri dei carabinieri del reparto operativo di Catania non è stata semplice. Anzi. Le indagini però hanno permesso di riavvolgere il nastro e ricostruire passo dopo passo gli eventi che hanno portato alla sparatoria e all’omicidio di Luciano D’Alessandro e Vincenzo Scalia. Il viale Grimaldi 18 si è trasformato in un girone dell’Inferno. Sul Mensile S in edicola sono raccontati i capitoli di questo romanzo criminale che vede contrapposti il clan dei Cursoti Milanesi e la cosca Cappello.

Un formidabile riscontro è arrivato da una conversazione intercettata a casa di una delle vittime: i genitori e il fratello di Enzo Scalia hanno più sete di vendetta che di giustizia. La moglie esorta il marito ad andare dal “capo” del clan e non “dai soldati” per capire chi avesse sparato a loro figlio (“Io devo parlare con il responsabile, gli devo dire soltanto, come io vedo, ci dico <<Come mai? Cos’è? avete sistemato la cosa?>> Mi devono dire qualche cosa, no?!”). I carabinieri ascoltando un dialogo capiscono che i familiari di Scalia sono entrati in possesso di un video che ha immortalato la sparatoria da un balcone. Ma invece di consegnarla ai carabinieri l’hanno tenuta per loro. I militari però sequestrano quel telefonino e visionano il filmato. È uno dei pezzi cruciali dell’inchiesta. 

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Gli imputati. Carmelo Di Stefano, Martino Sanfilippo (collaboratore), Roberto Campisi, Davide Agatino Scuderi, Michael Agatino Sanfilippo, Giovanni Nicolosi, Rosario Viglianesi, Santo Tricomi, Concetto Alessio Bertucci (collaboratore), Mario Bonaventura, Massimiliano Cappello, Sebastiano Cavallaro, Salvatore Chisari (collaboratore), Angelo Condorelli, Renzo Cristaudo, Gaetano Ferrara, Rocco Ferrara, Emilio Gangemi, Luciano Guzzardi, Santo Antonino Lorenzo Guzzardi, Salvuccio Junior Lombardo, Gaetano Nobile, Riccardo Pedicone, Rinaldo Puglisi, Giuseppe Romano, Gioacchino Spampinato, Luciano Tudisco. 


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