“Io, tunisino, pestato dai poliziotti”

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23 Settembre 2011, 18:11

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“La mattina dopo l’incendio al centro d’accoglienza ero davanti a un ristorante, nel centro di Lampedusa, assieme ad altri due ragazzi, quando cinque poliziotti ci hanno aggredito. Ci hanno pestati, presi a manganellate, calci e pugni. Non so perché”. E’ il racconto di Naji Hsen, tunisino di 30 anni, ricoverato nel reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale palermitano Villa Sofia. Il tunisino, che ha un trauma facciale con versamento allo zigomo destro e numerosi edemi a gambe, braccia e tronco, è stato portato a Palermo in elisoccorso mercoledì scorso, dopo gli scontri a Lampedusa. “Quando è scoppiato l’incendio – ha raccontato – mi sono subito allontanato. C’era troppo fumo, non riuscivamo a respirare. Ma il vero inferno è stato il giorno dopo quando sono stato picchiato senza ragione dai poliziotti. Io non ho opposto resistenza, ma loro mi hanno massacrato lo stesso”. Hsen ha raccontato di essere partito dalla Tunisia perché con il suo stipendio da operaio non riusciva più a sopravvivere. Pagando circa mille dinari (550 euro) si è imbarcato su un barcone ed è arrivato a Lampedusa. In Tunisia ha lasciato sei fratelli.

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(Fonte ANSA)

Pubblicato il

23 Settembre 2011, 18:11

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