PALERMO – Un viaggio artistico attraverso le tracce islamiche della Palermo contemporanea. Sabato 5 aprile, alle 17:30, presso lo spazio Zabbara in via del Celso 14, si terrà l’evento gratuito “Islamic Traces”, un’esplorazione artistica ed antropologica della memoria islamica della città attraverso una mostra fotografica, un’installazione multimediale e una performance di danze orientali Muwashahat.
L’iniziativa, finanziata dall’European Research Council nell’ambito del progetto MEUS (Multi-Religious Encounters in Urban Settings) e organizzata da Giulia Liberatore, docente di antropologia dell’Università di Edinburgo, offre un’opportunità unica per riflettere sul patrimonio culturale islamico di Palermo reinterpretato attraverso un’esperienza immersiva che invita a riflettere su come il passato possa essere rielaborato per interrogare e dare significato al presente. Attraverso le creazioni artistiche, le narrazioni e le espressioni audiovisive, si indagheranno le molteplici forme di rielaborazione della memoria storica.
Meus è un progetto di ricerca etnografica che esplora come le persone vivano e interagiscano con le differenze religiose e culturali in contesti urbani come Palermo, Karachi e Nairobi.
Quattro professioniste come la fotografa Kate Stanworth, l’artista Stefania Artusi, la danzatrice Helena Russo e l’antropologa Giulia Liberatore, saranno le principali protagoniste di questo evento.