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Istituto Gramsci, la versione del sindaco Orlando sullo “sfratto”

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18 Settembre 2021, 15:16

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PALERMO – Orlando interviene sulla vicenda dello “sfratto”. “Credo che non si possa dubitare del fatto che io consideri importante la presenza dell’Istituto Gramsci nella nostra città e nei locali comunali dei Cantieri Culturali della Zisa”. Lo dice il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “Ritengo certamente improprio, nella più generosa delle interpretazioni, invocare l’importanza del ricordo di Gramsci per disattendere le norme vigenti vanificando l’atteggiamento di grande positiva attenzione dell’Amministrazione comunale, come ha compiutamente dichiarato nei giorni scorsi l’assessore competente Toni Sala. È evidente che l’Amministrazione comunale è disponibile a trovare una soluzione, ricordando che nel 2000 proprio l’Amministrazione comunale ha assegnato i locali per ragioni che non sono certamente venute meno”., aggiunge il sindaco.

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La vicenda

Lo “sfratto” che il Comune ha dato all’Istituto Gramsci siciliano e a causa di un credito di 80 mila euro per la locazione del padiglione dei Cantieri culturali della Zisa. L’ufficio risorse immobiliari ha ingiunto alla struttura di fare sapere entro il 30 settembre la data in cui lascerà i locali sgombri di “persone e cose”. L’istituto ha sempre replicato richiamando il regolamento comunale il quale prevede che per le “associazioni di alta valenza e utilità sociale e istituzionale” il canone possa essere “conguagliato con l’acquisizione di servizi aventi finalità sociali”. In effetti l’istituto Gramsci offre gratuitamente l’accesso alla propria biblioteca (40 mila volumi), alla propria emeroteca con le collezioni e all’archivio in cui sono custodite carte e documenti di numerosi personaggi pubblici come Pio La Torre, Girolamo Li Causi, Pompeo Colajanni, Vittorio Nisticò. Il Gramsci è inoltre attivo nell’editoria (130 volumi pubblicati) e nell’organizzazione di convegni, seminari e incontri.

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18 Settembre 2021, 15:16

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