La bambina disabile in attesa, l'Oasi di Troina: "Siamo pronti a curarla" - Live Sicilia

La bambina disabile in attesa, l’Oasi di Troina: “Siamo pronti a curarla”

Le lunghe liste d'attesa e la disponibilità
L'OFFERTA
di
2 min di lettura

PALERMO- Adesso, quella bambina vittima di un episodio di ‘sanità delle attese’, con la sua famiglia, ha trovato qualcuno che è pronto a farsi carico del suo problema.

L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) Oasi di Troina si è, infatti, reso disponibile. L’articolo, pubblicato anche dal nostro giornale, riguardava il caso di una bimba disabile di Vittoria, affetta da spettro autistico, in attesa da più di un anno per l’estrazione di un dente. Lo ha denunciato la mamma della piccola che ha scritto a Giuseppe Drago, commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa, per raccontare differimenti e disagi.

“Mia figlia ha bisogno di ricevere cure odontoiatriche – ha scritto la mamma – ma attendiamo da mesi la visita in una struttura sanitaria pubblica mentre la bambina soffre dal dolore”. Una risposta è arrivata

“Comprendiamo la sofferenza e anche la rabbia della madre della bimba di Vittoria, che deve attendere per risolvere il bisogno di salute della propria figlia. Nell’apprendere la notizia non abbiamo avuto alcuna esitazione nel valutare immediatamente la condizione della bimba e mettiamo a disposizione la nostra struttura specialistica di Odontoiatria speciale guidata dal direttore, il dottor Antonio Fallea”. Così il direttore generale dell’Oasi, Arturo Caranna.

“Ho letto l’articolo di denuncia riguardante la povera madre che aspetta un tempo non consono, non ragionevole alla dignità della persona malata, disabile o meno che sia – dice il dottore Fallea -. Do fin da subito la mia più completa disponibilità, tramite il nostro direttore generale, a prendere in carico la paziente fragile, affinché io possa, nel più breve tempo possibile, visitarla e tracciare il percorso di cura più consono e veloce alla risoluzione del problema”.

“Mi auguro – è la conclusione – che le cure ai pazienti fragili vengano erogate sempre più in tempi ragionevoli, perché questi pazienti meritano una carezza in più, e i loro genitori un abbraccio più forte”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI