CATANIA – La benzina ai consiglieri di quartiere la pagano i cittadini. Solo nei primi sei mesi del 2013, 14 eletti a destra e sinistra sono stati destinatari di quasi 8500 euro perché residenti in cittadine diverse dai quartieri che amministrano. Ai primi posti della classifica ci sono Maria Grazia Adamo, Pdl, con 2.872 euro e Giuseppe Zingale, Patto per Catania, 1686,30 euro, residenti rispettivamente a Noto (Sr) e Mascali (Ct). (DELIBERA)
Maria Grazia Adamo lavora in via Sebastiano Catania a S.Giovanni Galermo, dove è consigliere di quartiere, ma risulta residente a Noto -come conferma a LiveSiciliaCatania- in provincia di Siracusa. Per questo avrebbe diritto, secondo il direttore delle Risorse Umane del Comune Roberto Politano, al rimborso chilometrico. Fatto che la consigliera preferisce non commentare.
Giuseppe Zingale invece è residente a Mascali, ma è stato eletto nel quartiere di S.Giovanni Galermo dove, racconta a LiveSiciliaCatania, “sono sempre in prima linea per denunciare la mancanza di impianto fognario in alcune contrade, l’assenza di strisce pedonali e da ultimo, mi sono autotassato per organizzare la tombola e il pranzo di Natale per i bisognosi”. Ma perché non si candidava a Mascali, se è residente lì? “Forse nel futuro -risponde Zingale- mi candiderò anche lì, ma adesso sono stato eletto in questo quartiere nel quale sono nato. Il rimborso per la benzina? E’ niente -insiste il consigliere- rispetto ai soldi che spendiamo ogni giorno, si tratta di una polemica inutile”.
TUTTI I SOLDI STANZIATI DAL COMUNE. Ecco le cifre che il Comune di Catania ha destinato, per i primi sei mesi del 2013, a titolo di rimborso carburante: Maria Grazia Adamo, 2.872 euro; Giuseppe Zingale 1.686,30 euro; Salvatore Rapisarda 532 euro; Antonio Lauricella 519,40 euro; Carmelo Marino, 382 euro; Giuseppe Catalano 358 euro; Ferdinando Nicoletti 346,50 euro; Giuseppe Andriano 330,40 euro; Dario Rubino 296,10 euro; Vincenzo Intraguglielmo 268,80; Francesco Nauta 229,60; Massimo G. Tempio, 224 euro; Riccardo Marchese, 210 euro; Francesco Mascali 179,20
“INCANDIDABILI” I NON RESIDENTI NEI QUARTIERI. Il Comune di Catania si rifà alla legge regionale 22/2008 che “prevede -si legge nella delibera firmata da Politano- per i cittadini chiamati a ricoprire le cariche elettive di amministratori che risiedono fuori dal capoluogo del comune ove ha sede il rispettivo Ente, il rimborso per le sole spese di viaggio effettivamente sostenute per la partecipazione a ciascuna delle sedute dei rispettivi organi”. Il Comune ha ritenuto valida questa norma, nata per i consiglieri comunali, anche per i consiglieri circoscrizionali, definendoli “Amministratori circoscrizionali”. Un’nterpretazione che però entra in contrasto con l’articolo 8 del Regolamento sul funzionamento degli organi circoscrizionali del Comune di Catania, secondo cui “sia l’elettorato attivo che l’elettorato passivo della Circoscrizione è esercitato dagli iscritti nelle liste elettorali delle sezioni comprese nel rispettivo territorio”. Secondo questo dispositivo in pratica, chi non è residente in un determinato quartiere non potrebbe godere dell’elettorato “passivo”, cioè non potrebbe candidarsi né essere eletto al consiglio circoscrizionale.
Francesco Marano, esperto per il Decentramento del sindaco Bianco, contattato da LiveSiciliaCatania ha comunicato che analizzerà con attenzione la questione dei rimborsi benzina ai consiglieri di quartiere.
