La cucina siciliana nel registro |delle eredità immateriali

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23 Giugno 2009, 18:55

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La cucina tradizionale siciliana con il suo repertorio culinario unico al mondo; la Targa Florio e il Giro di Sicilia, manifestazioni che si collegano direttamente alla illuminata Sicilia di inizio ‘900, e l’opera belliniana, sempre capace di suscitare interesse e attenzione attorno al lavoro di un grande siciliano come Vincenzo Bellini, sono i beni immateriali che l’assessore regionale ai Beni culturali, Gaetano Armao, ha inserito nel Registro delle Eredita’ Immateriali (REI), con l’assenso del presidente della Commissione REI, Aurelio Rigoli.

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L’obiettivo del registro e’ quello di identificare, classificare, salvaguardare e promuovere le eredita’ immateriali della Sicilia, ossia la sua eredita’ culturale, consolidata attraverso i millenni, che si trasmette oralmente ed e’ particolarmente soggetta a un forte rischio di estinzione. “Attraverso la tutela di questi beni culturali immateriali, patrimonio dei siciliani e della loro storia e ambasciatori della Sicilia nel mondo – ha spiegato Armao – intendiamo preservarne le caratteristiche piu’ intime e, soprattutto, garantirne la crescita e la diffusione in Italia e nel mondo. Per ciascun bene e’ stato individuato un project manager che, coinvolgendo professionalita’ dei rispettivi settori, provvedera’ a definire i programmi di intervento”.
Si tratta del maestro Pino Stancampiano per l’arte culinaria, di Ninni Vaccarella e Giuseppe Vaccari per la Targa Florio e il Giro di Sicilia, e del maestro Alberto Veronesi per l’opera belliniana.

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23 Giugno 2009, 18:55

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