La Cupola e i ‘cognomi’ | “Cosa nostra? Macché”

di

02 Febbraio 2019, 15:57

1 min di lettura

PALERMO- “Ma quali guerre ma quale Cosa nostra? Non so di cosa parla. Si, sono tornato dagli Usa dove si stava meglio che in Italia però non ne vorrei parlare”. Francesco Inzerillo, appartenente alla nota famiglia di mafia italo americana, ha rilasciato una dichiarazione a Klaus Davi realizzata per “Fatti e Misfatti i fuorilegge” trasmissione condotta da Paolo Liguori sul canale 51 di Mediaset. “Palermo si è molto impoverita sono tornato non per i motivi che dice lei ma perché la mia famiglia è qua. Tutto quello che dicono è fantascienza”. Inzerillo ammette di “avere un cognome importante” e aggiunge “penso di pagare un prezzo per questo ma le accuse che mi sono state rivolte sono ingiuste. Su di me non esiste neanche una intercettazione”. L’ultima indagine sulla nuova Cupola di Cosa nostra, ricorda Klaus Davi, ha svelato gli incontri fra l’erede di Riina, Settimo Mineo, con il boss Francesco Inzerillo, il fratello di Salvatore, uno dei mafiosi più autorevoli di Palermo, fatto uccidere proprio da Riina nel 1981.(ANSA).

Articoli Correlati

Pubblicato il

02 Febbraio 2019, 15:57

Condividi sui social