Catania

La discarica chiusa, Marano (M5S): “Servono soluzioni strutturali”

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22 Giugno 2024, 13:26

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CATANIA – “Da oltre sei anni, da quando sono in Parlamento siciliano, leggo sulla stampa di soluzioni al problema dei rifiuti che poi non si concretizzano e il risultato è che la Sicilia si trova perennemente in emergenza”. Così la deputata regionale M5s, Jose Marano, a proposito del provvedimento di chiusura dell’impianto Tmb di Contrada Coda Volpe.

Il rischio è che la città di Catania, e non solo, si ritrovi in breve tempo sommersa dai rifiuti. “Puntualmente – sottolinea – in estate, si ripropone lo stesso scenario ed ogni volta si deve gestire l’emergenza, con il rischio sanitario che ne consegue, senza dimenticare il gravissimo impatto sul turismo e quindi sull’economia della nostra Isola. A questo quadro sconfortante si aggiungono la crisi idrica e quella legata agli incendi”.

La notizia “non sorprende”

La notizia dell’immediata chiusura della discarica di Lentini non ci sorprende affatto – commenta la deputata – ci pone piuttosto davanti ai limiti di un governo regionale in perfetta continuità con il governo precedente, sempre di centrodestra, incapace di individuare soluzioni strutturali per risolvere i problemi”.

“Lo stop a tempo indeterminato al conferimento in discarica – prosegue ancora Marano – di fatto mette in crisi circa 200 Comuni siciliani che si ritroveranno a fronteggiare l’impossibilità di smaltire i rifiuti”.

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“Come giustificherà questo scempio il commissario straordinario ai rifiuti, Renato Schifani? Catania è la città che sconta un primato vergognoso, quello della Tari più cara d’Italia: è questo il servizio, pagato a peso d’oro, che si offre ai cittadini?”.

No ai termovalorizzatori

“Per quanto ci riguarda  – conclude la parlamentare – la soluzione non sono i termovalorizzatori e prendiamo atto che questo governo di ‘eco-gestione’ dei rifiuti non ne vuole sentire parlare, vista l’azione anacronistica portata avanti su ogni tema da Roma a Palermo”.

“L’obiettivo da perseguire è incentivare la transizione verso un modello più sostenibile, noto come economia circolare: lo abbiamo sempre sostenuto e questo principio lo porteremo avanti, spero in maniera sempre più concreta, se i siciliani ci daranno l’opportunità di farlo”.

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22 Giugno 2024, 13:26

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