La Gesip adesso pulisce i muri|E scoppia il caso di una consulenza

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11 Maggio 2012, 18:02

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Acque ancora agitate in casa Gesip. La società partecipata del comune di Palermo vive, infatti, un momento particolare. Vero è che il governo ha dato il via libera allo stanziamento di dieci milioni di euro per la prosecuzione delle attività a maggio e giungo, ma adesso alcuni nodi cominciano a venire al pettine.

La società, infatti, per ricevere i soldi a fine mese deve presentare le fatture per i servizi svolti. Il problema è capire quali servizi. Il cimitero dei Rotoli, che in un primo momento sembrava destinato ai dipendenti comunali, è praticamente tornato nelle mani della società partecipata. Inoltre, alcuni dei servizi pensati per la Gesip non potranno essere svolti: mancherebbero le dovute iscrizioni agli albi, decadute vista la messa in liquidazione. Ecco perché comune e vertici societari starebbero pensando a nuovi servizi, come per esempio la pulizia dei muri imbrattati. Prospettiva che non entusiasma di certo i lavoratori.

A tutto questo va aggiunto che i dieci milioni sono subordinati all’approvazione, da parte del consiglio comunale, del bilancio di previsione che però è ancora in alto mare. E pare difficile che i consiglieri uscenti possano approvare tutto entro fine mese. E in più non è ancora stato definito il piano di riordino delle società partecipate.

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Una situazione ingarbugliata, insomma, resa ancora più scottante dallo scontro tra il commissario liquidatore Giovanni La Bianca e l’Ugl, che ne ha già chiesto le dimissioni. E che lo accusa anche di aver stipulato una nuova consulenza di natura legale. “Una scelta strana – la definisce il sindacato – viste le tante professionalità presenti in questa azienda che meglio di altri conoscono la realtà Gesip. Inoltre la nomina risulta essere in violazione delle delibera comunali”.

“Vorremo capire chi pagherà tale consulenza – continua l’Ugl – con quali criteri è stato scelto e quali siano i suoi compiti in considerazione che in azienda è presente un ufficio legale. Chiediamo alla Corte dei conti di verificare se sussistono i presupposti per il riconoscimento di un danno erariale con la consequenziale azione nei confronti di chi ha effettuato la nomina del soggetto”.

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11 Maggio 2012, 18:02

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