Strenna di Natale | per i quotidiani cartacei - Live Sicilia

Strenna di Natale | per i quotidiani cartacei

Era stato revocato a fine ottobre per mancanza di copertura finanziaria, ma eccolo di nuovo: il bando per la comunicazione della Regione è online. Ai giornali di carta un milione e 300 mila euro su un totale di un milione e 600 mila.

PALERMO – Era stato revocato in autotutela dalla Regione lo scorso 28 ottobre perché mancava la certezza della copertura finanziaria, ma il bando di gara da 1,6 milioni di euro per la comunicazione è spuntato di nuovo. Un appalto, di fatto, per la pubblicazione sugli organi di stampa di pagine che promuovano e diffondano l’attività degli uffici regionali. Il bilancio è pronto e “i fondi, adesso, ci sono” assicura Paolo Messina, dirigente che ha firmato il bando. Che farà piovere un fiume di denaro sui quotidiani cartacei siciliani, lasciando qualche briciola ai periodici (ma solo ai settimanali, i mensili restano fuori) e ai siti di informazione, per i quali sono peraltro previsti paletti abbastanza impegnativi e originali, come quello che impone che abbiano un paio di tecnici audio-video assunti a tempo indeterminato.

L’avviso, che ripropone le stesse condizioni e termini di partecipazione per quotidiani, giornali online e settimanali cartacei, è stato pubblicato sul sito della Segreteria generale di Palazzo d’Orleans. Tre ‘lotti’ diversi, finanziati con tre fondi di diversa entità.

La ‘torta’ del capitale a disposizione se la spartiranno, in tutto, diciotto testate: cinque quotidiani cartacei, dieci giornali online e tre settimanali che avranno un ‘contratto’ di due anni. E la fetta più consistente delle somme del bilancio della Regione è destinata alla prima categoria citata: quella dei quotidiani. Un generoso stanziamento da un milione e 320 mila euro (per il biennio) che servirà a pagare spazi pubblicitari della Regione e che sarà suddiviso, secondo una graduatoria ‘di merito’ stilata in base ai requisiti richiesti, tra le cinque testate che si aggiudicheranno la gara.

Che dovranno rispondere, però, a dei criteri ben precisi. I “quotidiani a diffusione locale” dovranno avere maggiore diffusione nella Regione, trattare prevalentemente fatti ‘locali’ e dovranno aver venduto, al minimo, 5 milioni di copie nel periodo che va dal primo gennaio al 31 dicembre 2011. Inoltre, si può leggere nel bando, “sono assimilati ai quotidiani a diffusione locale i quotidiani nazionali con redazione in Sicilia che pubblichino inserti regionali”. E ancora sono equiparati ai quotidiani “i periodici a diffusione locale che abbiano almeno due uscite settimanali e che abbiano il formato, l’impostazione grafica e i contenuti redazionali tipici dei giornali quotidiani”. Due postille che, numeri relativi alle vendite permettendo, potrebbero consentire di accedere alla torta dei finanziamenti oltre ai tre quotidiani “storici” (Giornale di Sicilia, La Sicilia e Gazzetta del Sud), anche l’inserto locale di Repubblica e il Quotidiano di Sicilia.

Duecentomila euro sono previsti, invece, per le dieci testate online che vinceranno il bando di gara. Giornali che dovranno essere in possesso di un account di Google analytics che possa dimostrare il raggiungimento degli almeno 12.000 contatti unici al giorno richiesti nell’ultimo anno. Le testate online, inoltre, potranno accedere al finanziamento solo se avranno in organico almeno due giornalisti iscritti all’ordine e due dipendenti con qualifica di personale tecnico-video assunti a tempo indeterminato secondo quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria. I giornali on line devono anche “aver maturato un’esperienza triennale nella pubblicazione attraverso banner e videoforum oggetto della gara”.

E infine ci sono i settimanali. Soltanto tre, di quelli che faranno richiesta, finiranno in graduatoria. Per loro ci saranno 80 mila euro: 2 mila euro per ogni pagina che la Regione comprerà nell’arco di due anni (5.500 euro sarà invece il limite massimo per acquistare una pagina di un quotidiano cartaceo e 2.500 euro ogni videoforum che sarà messo in onda sulle testate on line). L’accordo, infatti, decorrerà dalla data “presunta del primo aprile 2014, e durerà fino al 31 marzo 2016. Nel frattempo, le domande dovranno essere presentate entro e non oltre la data del 20 gennaio 2014: da quel giorno partiranno le selezioni. Niente è previsto per gli altri periodici, come i mensili, del tutto ignorati dal bando.

Restano fuori anche le tv. Ma dalla Segreteria generale assicurano che anche per loro “sarà previsto un bando apposito nei prossimi mesi”. Uno – o più – che, secondo Paolo Messina, colmeranno le ‘lacune’ di questo bando: il primo, per la comunicazione, nel governo di Rosario Crocetta. Che per la pubblicità istituzionale ha previsto nel bilancio 2013 la somma di 3 milioni, contro i 525 mila previsti per la stessa voce da Raffaele Lombardo nel bilancio 2012.

 


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