La grinta di Sannino: |”Tre punti a tutti i costi”

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07 Maggio 2013, 18:40

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PALERMO – Te ne accorgi dal suo sguardo in conferenza di quanto è importante la partita di domani contro l’Udinese. Beppe Sannino, oggi in sala stampa, avverte la pressione, la tensione, l’ansia di dover fare per forza punti per continuare a sopravvivere.

“Non ci sono altre vie, se vogliamo sperare dobbiamo fare tre punti – dice Sannino – che sia la partita della vita, o quella più storica, bisogna vincerla. Qui c’è paura che la squadra soffra, è questo il problema. Una squadra deve avere le proprie responsabilità, dobbiamo sapere cosa fare. Non siamo in mezzo alla bambagia, Queste cose li fanno diventare più uomini. Mica dobbiamo aspettare la retrocessione. Io non voglio retrocedere. Se si va in Serie B, ci si va insieme. E’ importante avere un solo modo di pensare”.

Sannino rincara la dose, quella di domani la definisce la partita della vita, del resto e’ così: “A me i complimenti non servono. Gli unici che non retrocederanno mai sono coloro che hanno seguito la squadra per tutto l’anno. C’è da fare i complimenti a chi ha sempre seguito questi ragazzi. Il rigore di Torino? E’ giusto che la società faccia le sue rimostranze, io creerei degli alibi stupidi. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, in altre condizioni sarebbe stata una partita diversa. La Juventus ha fatto la partita che doveva fare, così come il Palermo. Non abbiamo perso le speranze, dobbiamo essere più consapevoli di essere appesi ad un filo. Domenica con la Juventus abbiamo dovuto aspettare gli avversari, io stavolta spero di vedere un pò di spensieratezza. L’Udinese è un’ottima squadra, lotta per l’Europa League e negli ultimi anni ha dimostrato il proprio valore. Troveranno una squadra incattivita, e come ha detto Miccoli una squadra che mostrerà il proprio orgoglio. Torino-Genoa? Mi auguro che sia lo sport a vincere, anche perché veniamo da un periodo non bello. Credo nelle istituzioni e nei valori, l’importante è che il Palermo abbia certi valori di sportività”.

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Sannino chiede equilibrio: “E’ fondamentale. Se dopo un gol qualcuno pensa a fare tutto da solo, si perde l’equilibrio. Non si parla di valori. Von Bergen ci sarà, sta bene. Ci manca Donati, che è squalificato, poi Mantovani dopo un anno di inattività e ad allenarsi da solo è giusto che venga con noi”.

Infine si parla ancora di fatalismo: “E’ tutto scritto, magari sapessi qual è il finale. Domani incontrerò Guidolin, una persona straordinaria, con cui c’è grande stima. E’ un allenatore sulla bocca di tutti, ai vertici del nostro calcio, mi chiedo com’è che non abbia avuto chance di allenare una grande. Miccoli ha già parlato dello spogliatoio, tutti sono consapevoli di far parte di una società e di essere importanti. Siamo in debito verso la città, e i ragazzi lo sanno. Anche a loro dispiace passare da un estremo all’altro, ma perché vorrebbero vivere altre situazioni. Bisogna saper conviverci”.

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07 Maggio 2013, 18:40

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