La guerra degli ape-taxi | Gli autisti al Comune in catene

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17 Maggio 2013, 17:37

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PALERMO – Si sono incatenati davanti palazzo delle Aquile gli autisti dei motocalessini, che chiedono al sindaco Orlando le autorizzazioni per portare in giro i turisti a bordo dei loro veicoli. “Non chiediamo soldi – ha affermato Antonio Romagnolo, autista di un motocalessino – vogliamo soltanto che ci concedano le autorizzazioni per poter lavorare”. Gli autisti svolgono questo lavoro da cinque anni e non hanno mai ottenuto nessuna autorizzazione per poterlo fare. Dopo le frequenti multe e sequestri dei vigili urbani, chiedono che adesso venga regolarizzata la loro posizione. “In un momento di crisi come questo l’amministrazione dovrebbe premiare chi inventa il lavoro – ha continuato Romagnolo – invece Orlando di noi se ne frega e non ci aiuta”. È una guerra aperta con i tassisti che non vogliono assolutamente che i calessini portino in giro i turisti. Ma gli autisti ci tengono a precisare che loro non svolgono lo stesso servizio dei taxi, il loro lavoro è quello di portare i turisti in giro per la città. “ I tassisti non devono avere nulla da temere, il nostro è un lavoro completamente diverso – ha concluso Romagnolo – inoltre grazie a Nunzio Reina, presidente di confagricoltura, qualcosa aveva iniziato a muoversi. Poi i tassisti hanno iniziato a lamentarsi di questa cosa, e ovviamente l’amministrazione comunale ha paura di 300 tassisti e ha bloccato tutto”. “Il sindaco Orlando dovrebbe concederci subito le autorizzazioni – ha affermato Antonino La Barbera – deve fare capire che è lui che comanda a Palermo e non i tassisiti”. Non hanno intenzione di andare via senza le loro autorizzazioni e continueranno a rimanere incatenati a piazza pretoria nonostante le denuncie da parte della Digos. “Non ci muoviamo da qua se prima il comune non ci autorizza a camminare sui nostri mezzi”, ha concluso La Barbera

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17 Maggio 2013, 17:37

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