La guerra di Biosphera, atto II |"La Regione le deve 3 milioni" - Live Sicilia

La guerra di Biosphera, atto II |”La Regione le deve 3 milioni”

Italia Lavoro e il professionista Salvatore Errante Parrino chiedono da oltre un anno arretrati per più di un milione alla società. Che però è in liquidazione. Il tribunale: "L'assessorato al Territorio è in debito". Ma l'Avvocatura dello Stato presenta ricorso.

Società partecipate
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PALERMO – Tre milioni di debito. O meglio: 2 milioni e 930 mila euro da sottrarre a un bilancio già difficile da chiudere. Il lungo contenzioso a tre che coinvolge da oltre un anno l’assessorato regionale al Territorio, Biosphera e alcuni creditori, fra i quali Italia Lavoro e Salvatore Errante Parrino, arriva a una prima decisione: secondo una sentenza del giudice dell’esecuzione Alida Marinuzzi, contro la quale l’Avvocatura dello Stato ha già presentato opposizione, l’assessorato regionale al Territorio deve 2,93 milioni alla società partecipata. Soldi che, come LiveSicilia ha spiegato l’anno scorso, sono finiti nel mirino dei creditori, su tutti Italia Lavoro (società controllata dal ministero dell’Economia, che ritiene di vantare un credito da 902 mila euro) ed Errante Parrino (che invece ne ha chiesti 120 mila).
Ancora una volta, quindi, a rompere lo stallo è la magistratura. Perché il contenzioso intorno alla partecipata – in liquidazione dopo essere confluita con altre aziende in “Servizi ausiliari Sicilia” – va avanti da mesi: i difensori di Italia Lavoro ed Errante Parrino, rispettivamente Antonio Vacanti e Cristiano Dolce, chiedono che a pagare per Biosphera sia l’assessorato al Territorio, che secondo l’ultimo bilancio approvato (quello del 2011) avrebbe un debito complessivo di sei milioni nei confronti dell’azienda. Ma la stessa liquidatrice della società, Anna Rosa Corsello, l’anno scorso ha definito quel credito “né liquido né esigibile, e anzi oggetto di contestazione”. Così i creditori di Biosphera si sono rivolti al giudice.
La quarta sezione del tribunale civile, adesso, ha dato ragione ai creditori. “Dalla nota del 15.4.2014 a firma del liquidatore della società Biosphera spa inviata agli assessorati Bilancio ed Economia – si legge nella pronuncia – emerge che l’assessorato al Territorio e Ambiente con nota numero 6531 del 31.01.2011 ha riconosciuto di essere debitore della società Biosphera per l’aumento del costo del lavoro dell’importo di 1.183.838,58 euro per le annualità 2005-2009”. Soldi che, rivalutati, lievitano fino ai tre milioni della sentenza. Che imponeva “la prosecuzione dell’espropriazione forzata per l’udienza del 10 aprile 2015”. Ma adesso, appunto, c’è l’opposizione dell’Avvocatura dello Stato. Che sposta la pronuncia definitiva all’11 giugno. E, fra un ricorso e l’altro, lo stallo continua.


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