La Lega raccoglie firme contro Riina jr.| Mille in tre ore per cacciarlo da Padova - Live Sicilia

La Lega raccoglie firme contro Riina jr.| Mille in tre ore per cacciarlo da Padova

La Lega Nord raccoglie un migliaio di firme in meno di tre ore per chiedere l'allontanamento di Giuseppe Salvatore Riina, figlio terzogenito del boss di Cosa Nostra, da Padova. A firmare anche una palermitana.

Hanno firmato, in tre ore, in piu’ di mille per chiedere che Padova non continui ad ospitare Giuseppe Salvatore Riina, figlio terzogenito del boss di Cosa Nostra in affidamento ad una cooperativa locale. Ad una settimana dall’arrivo del giovane, i cinque banchetti allestiti stamane dalla Lega in citta’ per chiedere il suo allontanamento come ospite non gradito sono stati presi d’assalto. Ad aderire allo slogan ”Cacciamo i mafiosi da Padova, rimandiamo Riina in Sicilia”, oltre ai militanti della prima ora del Carroccio anche tanti passanti impegnati nello shopping del sabato.

”E mica solo veneti”, rileva l’ex sottosegretario all’istruzione Mariella Mazzetto, consigliere comunale a Padova, abbracciando Rossella Pasto’, palermitana doc, che ha apposto la firma su uno dei moduli di raccolta firme. ”Sono palermitana ma questo non vuol dire che sono a favore della mafia – spiega Pasto’, in citta’ per alcune visite mediche – la famiglia Riina ha segnato negativamente la storia d’Italia, non vorrei che ora rovinasse il Veneto”. Trecento le firme raccolte a fine mattinata solo in Piazza dei frutti, in pieno centro, tutte custodite gelosamente da un militante sotto la sella dello scooter. ”Ho paura che vengano i no global a rubarcele ed a rovesciarci il banchetto come e’ gia’ avvenuto altre volte” dice l’attivista, fazzoletto verde al collo, mostrando con circospezione i moduli con le firme.

”Riina non ha mai rinnegato quanto fatto da suo padre e da lui in prima persona – sottolinea Roberto Marcato, vice presidente della Provincia di Padova – noi da Mario Monti non vogliamo che ci mandi i mafiosi in soggiorno obbligato ed i loro figli. Vogliamo i soldi che mancano alle amministrazioni locali per pagare i debiti nei confronti delle aziende che hanno fatto lavori pubblici e che ora rischiano di fallire”. Rimane il piu’ stretto riserbo da parte dei vertici dell’associazione ”Noi famiglie contro il degrado” sui primi giorni della permanenza in Veneto di Riina. ”Salvuccio” ha iniziato a lavorare con mansioni di segretariato sociale, ma parlera’, forse, la settimana prossima, a raccolta firme conclusa.


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