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Parole choc sulla mafia VIDEO| Bufera politica sulla Lega

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04 Ottobre 2020, 14:37

7 min di lettura

“Ieri Salvini voleva spiegarmi l’antimafia, mentre dal palco la leghista Maraventano parlava di coraggio e sensibilità della mafia di un tempo, una vecchia leggenda tanto cara ai peggiori mafiosi. Salvini condivide o la caccia?”. Lo scrive il senatore Pietro Grasso (LeU) su Facebook, citando un passaggio dell’intervento della ex sindaca di Lampedusa Angela Maraventano che ieri dal palco della manifestazione leghista a Catania ha detto: “La nostra mafia ormai non ha più quella sensibilità e quel coraggio che aveva prima”. GUARDA IL VIDEO

Maria Falcone: “Incredula”

Ho ascoltato, incredula, le parole dell’ex senatrice della Lega, Angela Maraventano che, ieri, nel corso di una manifestazione, ha constatato con rammarico che non esiste più la mafia ‘sensibile e coraggiosa’ di un tempo. Che una persona che ha rappresentato lo Stato possa riproporre la trita favoletta della mafia buona mi indigna e mi fa arrabbiare. In questi anni abbiamo pianto decine di donne e uomini delle istituzioni, magistrati, giornalisti, sindacalisti, cittadini comuni uccisi da una criminalità organizzata che ha saputo solo seminare morte, sopraffazione e ingiustizia”. Lo dice Maria Falcone, sorella del giudice ucciso nella strage di Capaci e presidente della Fondazione che del magistrato porta il nome, commentando le dichiarazioni fatte ieri, a Catania, dall’ex senatrice del Carroccio. “La Maraventano – ha aggiunto – è arrivata a dire che la mancanza di sviluppo della nostra Sicilia è da ascriversi al fatto che lo Stato, con una dura battaglia, ha eliminato la mafia, dipingendo una Cosa nostra sensibile e attenta alle esigenze del territorio. Parole senza senso di chi ha dimenticato la lunga scia di sangue che ha sporcato le nostre strade. La mafia non è mai stata buona, non ha mai portato sviluppo e ricchezza. E’ un cancro che continua a essere presente nella nostra terra e va combattuta quotidianamente. Dalle istituzioni, ma anche da ciascuno di noi”. “Spero – ha concluso – che i vertici del partito di cui l’ex senatrice è esponente prendano le distanze dalle dichiarazioni vergognose della loro collega”.

Lo Voi: “Non vale la pena commentare”

“Sono dichiarazioni che destano sconcerto e denotano, quanto meno, ignoranza del fenomeno mafioso. Non vale la pena commentarle perché si commentano da sole”. Lo ha detto il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi dopo le dichiarazioni dell’ex senatrice leghista Angela Maraventano che ieri, a Catania, durante un comizio, aveva sostenuto che non esiste più la mafia “sensibile” e “coraggiosa” di un tempo.

L’ex senatrice si difende

“E’ stata una frase infelice dettata dalla rabbia e dal momento terribile che sta vivendo il nostro paese ma io mi sono sempre battuta contro tutte le mafie, a cominciare da quella nigeriana”. Così l’ex senatrice della Lega ed ex vice sindaco di Lampedusa Angelo Maraventano commenta all’ANSA le polemiche seguite al suo intervento choc a Catania, dal palco della manifestazione a sostegno di Matteo Salvini, sul fatto che “non esiste più la mafia ‘sensibile e coraggiosa’ di un tempo”. “Ho voluto solo scuotere le coscienze della gente – aggiunge – sul fatto che stiamo assistendo a una ‘invasione’ da parte dei migranti, con un governo complice. Ma tutto questo non vuol dire certamente che sono a favore della mafia, per me parla la mia storia”. “Non credevo che si dovesse puntualizzare che io Angela Maraventano, sono contro ogni mafia. Ma dato gli ultimi attacchi contro la mia persona ritengo sia doveroso spiegarmi meglio per eliminare ogni equivoco. Equivoco furbescamente innescato dalla sinistra che mira a distogliere l’attenzione al principale fatto del giorno: Salvini non è colpevole ed ha agito secondo la legge. In Italia – aggiunge l’esponente leghista – abbiamo combattuto la mafia e tantissimi connazionali hanno pagato con la vita. Io non dimentico e voi non siete più bravi di me. In una cosa però siete più bravi, ad importare le nuove mafie, la mafia nigeriana della prostituzione, la mafia tunisina delle droghe, la mafia libica dei trafficanti di esseri umani. Ho 56 anni sono lampedusana e conosco la mia isola nelle sue problematiche e nelle continue vicessitudini. Vi ho cercato fino all’ultimo sbarco senza alcuna risposta. Signori Ministri spero di avere la vostra stessa attenzione per la mia isola che ne ha di bisogno”, conclude Maraventano sottolineando che “vent’anni fa scelsi la Lega perchè furono gli unici a rispondere ai miei accorati e bisognosi appelli”.

Il sindaco di Lampedusa: “Prendo le distanze”

“Da Lampedusano, prima ancora che da sindaco, prendo le distanze nel modo più netto dalle parole inneggianti alla mafia che sono state pronunciate da una esponente della Lega nel corso di una manifestazione pro-Salvini. Parole gravi, offensive, pericolose, che fanno capire che davvero qualcuno a Lampedusa ha perso il senso del limite e della decenza”. Così il sindaco di Lampusa Totò Martello commenta le dichiarazioni dell’esponente leghista Angela Maraventano pronunciate a Catania nel corso di una iniziativa a sostegno di Matteo Salvini. “Ma come si possono dire certe cose? Come si può parlare di ‘sensibilità’ e di ‘coraggio’ della mafia? Che insegnamento stiamo dando ai nostri ragazzi? – si chiede Martello – Queste parole umiliano un’intera comunità. Il nome di Lampedusa deve continuare ad essere associato all’idea di Pace, solidarietà, turismo, natura, bellezza. Deve essere associato alla passione ed al coraggio dei nostri pescatori. Perché questa è la vera Lampedusa”.

Barbagallo: “Frasi assurde”

Ciò che ha detto l’ex senatrice Angela Maraventano è semplicemente assurdo, intollerabile e risulta anche difficilmente commentabile. Perchè con quelle frasi irripetibili la Maraventano e la Lega hanno offeso la Sicilia, i siciliani , chi combatte ogni giorno cosa nostra e la memoria di tutti coloro che hanno contrastato cosa nostra a scapito della vita”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, a proposito delle dichiarazioni pronunciate ieri a Catania dall’ex senatrice Angela Maraventano, durante un comizio della Lega.

I familiari di vittime di mafia

“Parli della ‘sua’ di mafia, quella che difendeva il territorio e mostrava coraggio e sensibilità e che certamente non ci appartiene, non è ‘nostra’. Quella che noi abbiamo conosciuto, purtroppo, è quella delle stragi, dell’uccisione di servitori dello Stato, del racket, dei traffici di droga e della morte di migliaia di innocenti, compresi i nostri famigliari”

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Lo dichiara Giuseppe Ciminnisi, coordinatore nazionale dei familiari di vittime di mafia dell’associazione ‘I cittadini contro le mafie e la corruzione’, a seguito delle parole pronunciate dall’ex senatrice leghista Angela Maraventano nel corso della due giorni organizzata a sostegno di Matteo Salvini.

“La Maraventano ha affermato che ‘la nostra mafia ormai non ha più quella sensibilità e quel coraggio che aveva prima . Dove sono? Non esiste più. Perché noi la stiamo completamente eliminando… Perché nessuno ha più il coraggio di difendere il proprio territorio’. La mafia non ha mai avuto sensibilità, coraggio e neppure, tantomeno, ha difeso un territorio che deve la propria distruzione a questo cancro che ha reso schiava la nostra bella isola.

La Maraventano – continua Giuseppe Ciminnisi –venga ad elogiare dinanzi a noi questo motivo di vanto della nostra regione. Venga a dircelo de visu che questa ‘sua’ mafia non andava eliminata perché mostrava sensibilità e coraggio e difendeva il territorio. Guardi gli occhi di chi ha perso un proprio caro e si vergogni per quello che ha detto, nella stessa misura in cui noi ci vergogniamo del fatto che a pronunciare queste parole sia stata una siciliana. (ANSA)

Cantarella (Lega): “Ossimoro insostenibile”

“Sono certo che Angela Maraventano nella foga del suo intervento a Catania abbia prodotto senza rifletterci un ossimoro che è evidentemente insostenibile” lo afferma Fabio Cantarella, vice segretario regionale della Lega Sicilia Salvini Premier.

“La mafia buona non esiste – continua Cantarella – è un cancro che tutti noi combattiamo e che danneggia il nostro territorio. Su questo tema per la Lega non ci sono mediazioni o eccezioni e le battaglie condotte nelle istituzioni dagli amministratori locali della Lega lo confermano nei fatti, a partire da Catania dove abbiamo condotto una vera e propria guerra alle infiltrazioni mafiose nel sistema dei rifiuti ma anche al precedente sistema criminale fatto di inchieste e arresti”.

CittàInsieme: “Serve condanna senza esitazione”

“Affermazioni come questa, se da un lato rivelano una totale mancanza di cultura, di conoscenza della realtà, di pressapochismo, di volgarità linguistica – scrive in una nota l’associazione catanese Città Insieme – dall’altro mettono in luce preoccupanti tendenze che la principale forza politica di opposizione dovrebbe condannare senza esitazione. La mafia non ha mai difeso il nostro territorio, né i nostri confini. La mafia e la mentalità mafiosa sono il male principale della nostra terra che a causa di essa ha generato classi politiche corrotte e inette ed una cultura del clientelismo e del bisogno, anziché dei diritti e della dignità delle persone”.

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04 Ottobre 2020, 14:37

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